Fase 2 Coronavirus, Venturi: "Ecco cosa cambierà in Emilia Romagna"

Il commissario ad acta scherza sul decreto e sui "morosi", poi indica la via per il dopo 4 maggio: “Allarmi sentinella e tamponi, Imola è il modello”

Coronavirus, Venturi: "A Imola la Fase 2 è già cominciata" (Foto Dire)

Coronavirus, Venturi: "A Imola la Fase 2 è già cominciata" (Foto Dire)

Bologna, 27 aprile 2020 – È una guerra totale quella ingaggiata contro il Coronavirus. Dopo due mesi di trincea ospedaliera è giunta l’ora di moltiplicare le sortite offensive per stanarlo nelle case. La chiamano Fase 2, e a Imola, giura il commissario ad acta per l’emergenza Covid in Emilia Romagna, è cominciata ben prima del 4 maggio e dell’entrata in vigore del decreto del Governo. Sergio Venturi non ci gira troppo intorno: “È quello il nostro modello, ciò che già facciamo lì andrà esteso al resto della regione”.

Leggi anche Fase 2, domande e risposte - Pdf: decreto e codici Ateco - Scuole chiuse, cosa succede ora

Cosa cambierà, dunque, nella tattica anti-virus? Innanzitutto, l’approccio. Non si giocherà più soltanto in difesa. “L’attività sanitaria andrà portata fuori dagli ospedali – spiega Venturi -, bisognerà tracciare le persone che sono entrate in contatto con i nuovi contagiati e fare loro i tamponi”. “L’esperienza che abbiamo accumulato soprattutto a Imola – prosegue -, dovremo metterla a frutto in tutti i luoghi, è questa la nostra arma più grande”. Nel circondario imolese, d’altra parte, si registra un nuovo caso di Coronavirus ogni tre o quattro giorni: “E’ più facile tracciare e fare terapia”. “Complimenti a chi lavora in quelle unità speciali, stiamo monitorando il loro esempio”, si congratula il commissario. Ma non finisce qui. “Servirà un sistema informativo più efficace con allarmi sentinella capaci di metterci in guardia dalla presenza del Covid”, immagina Venturi, che avverte: “E’ questa la sfida della seconda fase, una sfida che vinciamo solo se manteniamo un comportamento responsabile”.

Una condotta virtuosa che diventa ancora più importante all’interno degli ospedali, popolati come sono da persone fragili. “Adotteremo misure più restrittive di quanto pensassimo di fare per chi va in visita”, avverte l’ex assessore alla Salute richiamato da riservista a servire la Regione in un momento particolarmente delicato. Il quale dopo aver seminato carote per lenire la preoccupazione degli spettatori delle sue dirette Facebook, è solito agitare il bastone per richiamare tutti all’ordine. “Non vogliamo che gli ospedali vengano contaminati da chi non è capace di avere comportamenti responsabili come accaduto per qualche ricovero chirurgico – ammonisce -, per questo ci saranno misure particolari per pazienti oggetto di visita e per i loro colleghi di ricovero”.

Non è l’unico tema sul quale sta lavorando la Giunta dell’Emilia Romagna. La squadra di Bonaccini, infatti, “sta elaborando un documento per spiegare i provvedimenti assunti dal Governo”. Cioè il decreto sulla Fase 2 tratteggiato ieri sera del premier Conte, che, ironizza Venturi, “ha deluso tutte le morose e i morosi d’Italia prima che fosse chiarita la loro equiparazione ai congiunti”, ai quali dal 4 maggio sarà permesso di uscire di casa per incontrarsi. Una piccola breccia in un lockdown caratterizzato da angoscia e frustrazione. “Vorrei invitare tutti a una riduzione dell’ansia – rassicura il commissario ad acta -, non siamo lontani dal traguardo”.