Fase 2 Emilia Romagna. "Sarà un turismo nuovo, a prova di virus"

L’assessore Corsini: dagli eventi agli happy hours innovazioni che diventeranno stabili, ma il settore si riprenderà

La Riviera vuole ripartire

La Riviera vuole ripartire

Bologna, 8 maggio 2020 - Dopo giorni di smarrimento, sfide all’ultima proposta fra sindaci della Riviera, confronti più o meno istituzionali fra imprenditori piccoli e grandi con la Regione, si comincia ad intravedere con meno approssimazione l’estate turistica dell’Emilia Romagna. Dal mare alla montagna, dopo i giorni del pianto sono arrivati i giorni delle maniche rimboccate per recuperare quello che si può. Ogni crisi può essere una opportunità, disse Giulio Tremonti ai tempi d’oro del suo impegno politico. Se non è proprio così del tutto, qualcosa di vero c’è. Tocca all’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, romagnolo doc, illustrare cosa dice il barometro.

Quanto calerà il turismo soprattutto in Riviera? "Il turismo non muore, ma nei mesi di luglio e agosto si stima una perdita del 30-40%. Purtroppo gli operatori, che pure stanno dimostrando grande dinamismo, dovranno accontentarsi. Speriamo che con le possibili riaperture anticipate, il fine settimana del 2 giugno sia lo start dell’estate".

Ma un’apertura formale delle attività è prevista prima? "Speriamo di poterlo fare il 28 maggio. Servono condizioni sanitarie favorevoli e un via libera del governo alle scelte delle singole regioni. Soprattutto, serve che ci sia semaforo verde anche al transito delle persone da altre regioni per mettere in moto il turismo. E le seconde case ora in Emilia Romagna sono già raggiungibili anche fuori provincia".

Cosa potrebbe aprire dal 28? "Hotel, parchi tematici, stabilimenti balneari. Bar e ristoranti forse già dal 25 maggio, i negozi dal 18 o forse prima".

Avete una task force come quella del premier Conte? "La Regione ha istituito sei gruppi di lavoro per decidere le regole delle macroaree: alberghi, campeggi, pubblici esercizi come bar e ristoranti, stabilimenti balneari, negozi e parchi tematici. Nel fanno parte rappresentanti di Comuni, Regione, associazioni e sindacati".

Cosa decidono? "I singoli protocolli, che devono essere conformi alle linee guida emanate dal governo. Siamo una delle prime regioni a muoverci così".

Sulle spiagge ne abbiamo sentite di tutti i colori. "Naturale che si affollino le proposte. Comunque avremo distanziamento degli ombrelloni obbligatorio, possibilità di servire sulla sabbia, ampliamento degli orari serali delle attività. Stiamo valutando anche, caso per caso, una concessione condizionata di parte delle spiagge libere ai titolari degli stabilimenti confinanti".

Controlli? "Faranno capo soprattutto ai gestori, a cui consigliamo la figura di steward specifici. Poi le istituzioni faranno la propria parte nel fare osservare le regole".

È vero che molte attività non reggeranno ? "È una possibilità che cerchiamo di scongiurare. La preoccupazione maggiore è per negozi e alberghi in affitto. Stiamo lavorando a una moratoria sui proprietari e per estendere a tutto l’anno, hotel compresi, la possibilità di detrarre il 60% dalla dichiarazione dei redditi ".

Nulla sarà più come prima sulla giostra del divertimento? "Ovvio. Quasi tutti gli eventi sono sospesi, ma cerchiamo di introdurre innovazioni che potranno diventare stabili. Le abitudini della vacanza sono inevitabilmente modificate".

Un esempio di evento ai tempi del virus? "Abbiamo siglato un accordo con Elisabetta Sgarbi per portare i talk show della Milanesiana sulla Riviera. Ci sarà la gente seduta in spazi con non oltre 200 persone distanziate. Gli happy hour in spiaggia saranno a sedere con distanze di sicurezza e allargheremo le attività su spazi pubblici".

Che succede nelle città a vocazione turistica come Ravenna, Bologna, Modena? "Dovrebbero aprire i musei e le visite a monumenti e gallerie a breve. La tecnologia ci aiuterà a varare percorsi in sicurezza".

Gli alberghi? "Dovremmo riuscire ad aprirli il 28 maggio ovunque, nelle città, al mare in montagna".

Come la mettiamo con la protezione? "Gli albergatori hanno già protoccoli pronti che si tratta di certificare. Il ’check in’ si farà via internet preventivamente per evitare code al desk, ci saranno plexiglass alla reception e in altre aree di accoglienza, la sanificazione sarà continua nelle parti sensibili come ascensori, corrimano, maniglie".

L’Appennino? "Sarà una destinazione estiva molto richiesta perchè vive di spazi all’aria aperta, di buon cibo e grandi spazi. Abbiamo già pronta una campagna promozionale molto intensa su tutta la regione, con testimonial Alberto Tomba. Abbiamo un progetto che insiste in modo particolare sull’Appennino di Bologna e Modena".

Il turismo straniero? "Per ora è azzerato. Ma stiamo lavorando per recuperare da fine giugno parte dei turisti di Austria, Germania e Svizzera, che possono raggiungere l’Italia con mezzi propri. L’operazione estate è un cantiere aperto su molti fronti"