Fase 3, in Emilia Romagna ripartono sagre, fiere, cerimonie e discoteche

Ordinanza della Regione: dal 15 giugno riprendono le visite nelle Cra. Dal 19 si torna a ballare, ma solo all'aperto

Una sagra pre-Covid. Nella Fase 3 bisognerà rispettare i protocolli (Archivio Ravaglia)

Una sagra pre-Covid. Nella Fase 3 bisognerà rispettare i protocolli (Archivio Ravaglia)

Bologna, 12 giugno 2020 – La Fase 3 entra nel vivo in Emilia Romagna. Due le date da segnare sul calendario, giorni in cui riconquisteremo altri spazi di normalità. Dal 15 giugno, infatti, riprendono le visite agli ospiti nelle Case residenza per anziani (Cra); si possono organizzare nuovamente sagre e fiere locali, oltre a cerimonie ed eventi assimilabili. Dal 19 giugno, invece, si torna a ballare, nel rispetto delle linee guida per le discoteche recepite nel provvedimento e solo negli spazi esterni. E' quanto disposto dalla nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che contiene le linee guida con le misure da osservare per garantire la sicurezza delle persone, utenti e lavoratori. Viene poi stabilito che con una successiva ordinanza verranno definite le linee guida da rispettare per la ripresa delle attività delle sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse a partire sempre dal 19 giugno. Inoltre, l’atto modifica alcuni punti di protocolli regionali adottati con precedenti ordinanze.

Centri estivi per la fascia 0-3

Da lunedì 22 giugno potranno partire in Emilia- Romagna anche i centri estivi per la fascia 0- 3 anni. Ad annunciarlo è la vicepresidente e assessore al welfare Elly Schlein. "Bene - ha detto - che il Governo, col quale abbiamo lavorato per questo, abbia finalmente adottato con il Decreto di ieri sera le integrazioni delle Linee Guida sulle attività estive anche per la fascia 0- 3 anni, sulla base delle richieste che avevamo avanzato al Comitato tecnico scientifico con ministre, Regioni e Comuni già a fine maggio. Per quanto ci riguarda, come Regione ci eravamo messi già avanti e stiamo definendo in dialogo con Enti locali, enti gestori, coordinamenti pedagogici territoriali, la nostra sanità e nel confronto con i sindacati gli ultimi dettagli del protocollo regionale per permettere la ripartenza delle attività per la fascia 0- 3 anni da lunedì 22 giugno, garantendo la massima sicurezza a bambini, famiglie, educatori e educatrici".

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Sì alle visite nelle Cra

Per quanto riguarda le strutture sociosanitarie per anziani non autosufficienti e i centri socioriabilitativi residenziali per persone con disabilità, le linee guida regionali prevedono ingressi limitati e scaglionati, visite su appuntamento e con una durata indicativa di trenta minuti. Se possibile, le visite dovranno essere limitate a un solo familiare, che all'ingresso sarà sottoposto alla misurazione della temperatura.

E ancora, al momento della prenotazione ai visitatori verrà fatto un colloquio telefonico sul rischio Covid-19, e non potranno accedere alla struttura coloro che nella valutazione abbiano evidenziato sintomi compatibili con il virus o siano stati esposti a rischio di contrarre l’infezione. Le visite saranno comunque autorizzate dopo il parere favorevole dei responsabili delle strutture. Dovranno inoltre essere individuate aree dedicate agli incontri optando preferibilmente per spazi esterni. Non è ammesso l'accesso di familiari e parenti agli spazi di degenza, come le camere da letto, tranne in casi particolari e su autorizzazione della direzione sanitaria. Il protocollo stabilisce anche le regole per l’accesso alle strutture del personale esterno, come fornitori e addetti alla manutenzione, che sarà comunque consentito solo per attività strettamente necessarie ed inderogabili, e potrà essere preso a riferimento, con gli opportuni adeguamenti, anche da altre tipologie di accoglienza, come le case di riposo, le comunità alloggio per anziani o le piccole comunità di tipo familiare (case-famiglia e gruppi appartamento).

Manifestazioni fieristiche, sagre, cerimonie (con buffet)

Sempre dal 15 giugno, potranno ripartire anche manifestazioni fieristiche con qualifica locale e sagre, oltre a cerimonie ed eventi assimilabili. Anche per tutte queste attività, l’ordinanza fa proprie linee guida regionali con una serie di misure organizzative di carattere generale per salvaguardare la salute di operatori e pubblico. Nell’organizzazione di cerimonie – per le quali sono state definite Linee guida regionali specifiche - dovrà essere mantenuto l’elenco dei partecipanti per 14 giorni, i tavoli dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione, privilegiando l’utilizzo degli spazi esterni. Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con il pubblico dovrà usare la mascherina ed igienizzare frequentemente le mani. La distanza di almeno un metro dovrà essere mantenuta anche da parte di eventuali musicisti. Le linee guida prevedono anche la possibilità di organizzare buffet, ma come già indicato per congressi e convegni, solo con somministrazione del cibo da parte di personale incaricato. Escluso dunque il self-service, tranne nel caso di prodotti confezionati in monodose. In ogni caso la distribuzione del cibo dovrà essere organizzata evitando il rischio assembramenti.

Ritorno del ballo

Via libera dell’attività di ballo, dal 19 giugno, ma solo negli spazi esterni (ad esempio giardini, terrazzi, piste all’aperto). L'Emilia Romagna anticipa di circa un mese quanto stabilto ieri dal Governo. 

Modifica protocolli esistenti

L’ordinanza interviene sui protocolli già adottati relativi agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, alle strutture ricettive e altri esercizi aperti al pubblico, per chiarire come non siano ammesse attività per le quali non sia possibile garantire puntuale e accurata sanificazione dei materiali e/o la distanza di 1 metro: tra queste, ad esempio, gioco delle carte, giochi da tavolo, biliardino (calciobalilla), giochi di ruolo. Inoltre, è vietato mettere a disposizioni giornali e riviste per un uso promiscuo da parte della clientela.

Vengono poi integrate le linee guida regionali per cinema, circhi e spettacoli dal vivo: gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dal posto stesso, incluso il momento del deflusso. E per gli spettacoli sia al chiuso che all’aperto viene tolto il tetto massimo di presenti: il numero massimo di spettatori è infatti determinato dalla capienza autorizzata per ciascuna sala, cinema, teatro, circo, auditorium, arena, ecc. tolto il numero di sedute non utilizzabili per garantire la riorganizzazione degli spazi necessaria al distanziamento tra gli spettatori stessi.

Infine, alcune modifiche riguardano poi i corsi con strumento a fiato.

Fase 3, l'ordinanza della Regione