Long Covid e fibromialgia: il legame scoperto dagli esperti del Rizzoli di Bologna

Ecco cos'è il Fibro Covid: il 30% dei pazienti manifesta sintomi compatibili con la diagnosi di fibromialgia anche a distanza di 6 mesi dalla guarigione dal virus

Covid e anziani (Ansa)

Covid e anziani (Ansa)

Roma, 11 ottobre 2021 - C'è un possibile legame tra Covid-19 e fibromialgia. A individuarlo è uno studio coordinato dalla Reumatologia dell'Istituto ortopedico Rizzoli (Ior). A far scattare il campanello d'allarme è stata l'escalation di pazienti che, dopo aver contratto la malattia Covid-19, lamentavano sintomi articolari tra cui dolore, gonfiore e rigidità. L'obiettivo del lavoro era appunto valutare il potenziale ruolo di Covid come fattore predisponente allo sviluppo della sindrome reumatologica.

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Cos'è la fibromialgia

La fibromialgia - ricorda una nota dallo Ior - è una sindrome piuttosto frequente nella popolazione, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso unitamente a una miriade di altri sintomi come stanchezza cronica, disturbi del sonno, disturbi dell'apparato gastroenterico o alterazioni della sfera cognitiva (memoria, concentrazione).  

Lo studio sul long Covid

"Nel nostro studio - afferma Francesco Ursini, primo autore dello studio - grazie a un'indagine condotta su oltre 600 persone con postumi a lungo termine di un'infezione sintomatica da Covid-19, quello cioè che si intende per long-Covid o post-Covid-19 syndrome, abbiamo osservato per la prima volta al mondo che circa il 30% dei pazienti manifesta sintomi compatibili con la diagnosi di fibromialgia anche a distanza di 6 mesi e oltre dalla guarigione dell'infezione acuta".

FibroCovid e fattori di rischio

Un aspetto interessante - rileva il reumatologo - è che tra i principali fattori di rischio per sviluppare questa sindrome, che abbiamo definito FibroCovid, vi sono in particolare il sesso maschile e l'obesità. Mentre l'obesità è un noto fattore predisponente per la fibromialgia e per le malattie muscoloscheletriche in generale, il sesso maschile è generalmente meno interessato da questa condizione".  Lo studio è stato pubblicato sulla rivista della società scientifica che riunisce i reumatologi di tutta Europa (Rmd Open: Rheumatic and Musculoskeletal Diseases), coordinato dalla struttura di Reumatologia dell'Istituto ortopedico Rizzoli (Ior) di Bologna diretta da Riccardo Meliconi e con primo autore Francesco Ursini, docente associato in reumatologia, in servizio presso la stessa struttura.