
Il caldo rovente di giugno e le scarse piogge mettono in difficoltà il fiume Po: il cuneo salino è in risalita lungo il Delta
Bologna, 2 luglio 2025 – Caldo rovente e poche piogge: il fiume Po resta sotto osservazione costante, in particolare nelle aree di Piacenza e sul Delta del Po dove il cuneo salino è risalito già fino a 7 chilometri dalla costa.
Questo il sunto dei dati presentati dall’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino del fiume Po, che registrano il mese di giugno come caratterizzato da temperature superiori ai valori tipici del periodo e da precipitazioni (ad eccezione del territorio romagnolo) in generale inferiori alla media.
La portata del grande fiume, al momento, è lievemente inferiore ai valori di questo periodo, ma per ora rientrano comunque nella norma. Nei prossimi giorni, però, la pianura Padana continuerà a soffrire del grande caldo, nonostante qualche temporale localmente anche intensi, che, dalla lettura dei modelli, potrebbero portare ad accumuli precipitativi significativi soprattutto nell’area a ridosso dei Grandi Laghi. Ciò nonostante, per quanto riguarda i deflussi superficiali si osserva una progressiva riduzione delle portate.
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A preoccupare gli esperti è l’andamento della risalita del cuneo salino nei rami principali del Delta del fiume. In particolare, il drastico calo della portata del fiume a Pontelagoscuro, nel Ferrarese: il valore, negli ultimi giorni, si stanno attestando sotto ai 600 metro cubo al secondo. Questo sta facendo registrare, di giorno in giorno, la risalita di acqua salata dal mare entro i tratti terminali del fiume. A preoccupare sono i rami del Po di Maistra, Pila, Tolle e Gnocca.
La progressiva salinizzazione dell’acqua nel fiume determina l’interruzione, ancora oggi limitata ai primi 6-7 chilometri dalla foce, degli approvvigionamenti irrigui per le campagne che restano quindi a secco: si parla, per ora, delle zone delle isole di Ca’ Venier e Polesine Camerini, ma anche le zone di Scardovari, Santa Giulia e Bacucco nei comuni di Porto Tolle e Ariano nel Polesine.
Allo stesso modo, desta preoccupazione la situazione nell’area della provincia di Piacenza, dove le scarse precipitazioni del mese di giugno hanno comportato un rapido abbassamento dei livelli dell’invaso di Mignano, attualmente al 50% della sua capacità, con conseguente difficoltà di approvvigionamento per i diversi usi.
Pertanto – considerate le risultanze dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici in cui sono stati condivisi tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili – la severità idrica a scala distrettuale viene individuata per il piacentino ‘Media con precipitazioni’.