Funghi, è partita la stagione. Consigli per la raccolta

Commestibili o velenosi, come riconoscerli. Il consumo è sconsigliato a bambini, anziani e donne in gravidanza. Come si conservano

Funghi (Fotoprint)

Funghi (Fotoprint)

Bologna, 20 agosto 2019 - A causa del clima molto umido di questi mesi estivi, è già tempo di funghi. E gli appassionati si preparano a una ricca raccolta tra tante specie e varietà, purtroppo non tutte commestibili. Alcune sono tossiche o velenose e possono confondere chi è poco esperto causando una grave intossicazione.

“La commestibilità di un fungo – spiega l’Ausl di Reggio Emilia - può essere stabilita solo dopo la sua corretta identificazione con l’attribuzione del nome scientifico cui corrisponde un giudizio di commestibilità, non commestibilità oppure tossicità. Pertanto, di fronte ad un fungo che non si è mai raccolto prima e non si conosce si raccomanda di rivolgersi sempre al personale qualificato degli ispettorati micologici che operano gratuitamente in tutte le aziende sanitarie e diffidare dei presunti “esperti”.

Funghi e falsi miti

I metodi empirici che, sottolinea l’Ausl di Reggio, “alcuni si ostinano ad adottare per verificare la commestibilità dei funghi, come ad esempio l'utilizzo di aglio che diventerebbe scuro in presenza di funghi velenosi, o l'imbrunimento dell'argento, sono privi di ogni fondamento”. Come non è vero che “tutti i funghi che crescono sugli alberi o nei prati sono commestibili e che se sono mangiati dalle lumache o da altri animali sono buoni”.

Funghi e consumo

I funghi considerati commestibili hanno una difficile digeribilità per cui è consigliato mangiarli cotti e in quantità moderata evitandone il consumo in pasti ravvicinati. Non sono in ogni caso l'alimento ideale per i bambini, le persone anziane, le donne in gravidanza, le persone intolleranti a particolari alimenti, farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi a fegato, intestino, pancreas e patologie renali.

Funghi: conservazione e vendita

I funghi messi in commercio o utilizzati per la somministrazione devono essere preventivamente controllati e certificati dall’Ispettorato Micologico dell’Azienda USL o da altro micologo iscritto all’albo nazionale e regionale. Su ogni singola cassetta o altro tipo di espositore contenente i funghi deve essere presente uno specifico cartellino attestante l'avvenuto controllo del micologo. I funghi dovranno essere: posti in cassette od altri imballaggi idonei da utilizzarsi per la vendita e contenenti una sola specie fungina; freschi, interi, in buono stato di conservazione; puliti da terriccio, foglie ed altri corpi estranei. E' vietata la vendita di funghi spontanei in forma itinerante.

Il regole d'oro per raccogliere funghi

- Raccogliere solo funghi conosciuti come sicuramente commestibili, integri e in buono stato di conservazione; scartare quelli troppo maturi o troppo giovani, ammuffiti, fradici o invasi da vermi. - I funghi vanno raccolti interi, senza tagliarli alla base, ma facendoli ruotare leggermente, avendo cura di non arrecare danno alla parte del fungo che rimane nel terreno (micelio) né all'ambiente circostante. - Portare sempre con sé un coltellino per pulire sul posto i funghi raccolti, eliminando alla base del gambo terriccio, foglie o altro, facendo attenzione a non alterare i singoli caratteri morfologici del fungo, ciascuno dei quali è fondamentale per un sicuro riconoscimento. - I funghi poco conosciuti o dubbi vanno riposti in contenitori separati per evitare, nel caso fossero velenosi, la frammentazione e il mescolamento con l'intero raccolto e trasportati integri per permetterne la corretta identificazione da parte dell'Ispettorato Micologico. - Raccogliere, per l’uso alimentare, solo funghi che si conoscono perfettamente e, in caso di incertezza anche minima, evitarne il consumo. - Usare recipienti rigidi e aerati, ad esempio cesti di vimini, per mantenere i funghi integri e freschi e favorire la dispersione delle spore; evitare nel modo più assoluto i sacchetti di plastica o simili perché favoriscono la putrefazione e la formazione di veleni. - Al rientro a casa ricontrollare con calma ogni esemplare raccolto. - I funghi non raccolti, anche se riconosciuti non commestibili, non devono essere distrutti o calpestati, poiché essi svolgono un ruolo importantissimo nell'equilibrio del bosco e sottobosco. - I funghi assorbono sostanze chimiche, pertanto evitare di raccogliere funghi lungo strade di intenso traffico, in prossimità di discariche e scarichi fognari, presso terreni coltivati e frutteti.

L'ispettorato micologico a Reggio Emilia

L'Ispettorato micologico, operante all’interno del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, ha il compito fondamentale della tutela della salute della popolazione per gli aspetti legati al consumo di funghi nell'ambito del controllo ufficiale sulla sicurezza alimentare. Da lunedì 26 e fino a venerdì 29 novembre sarà possibile recarsi nelle seguenti sedi per sottoporre a controllo i funghi freschi spontanei raccolti: - Reggio Emilia, via Amendola, 2 – 1° piano, stanza n. 1.45 - lunedì dalle 14 alle 16 e mercoledì dalle 8.30 alle 10.30 - Castelnovo Monti, via Boschi, 4 – piano terra, stanza n.0.03 - lunedì e venerdì dalle 8.30 alle 10.30 - Scandiano, via Martiri della Libertà, 8 – 1° piano, stanza n.1.11 - martedì dalle 8.30 alle 10.30 e giovedì dalle 14 alle 16