
Nella foto: una ventola antibrina
Cesena, 3 aprile 2025 – L’agricoltura regionale è sotto scacco: le gelate tardive degli ultimi anni hanno causato danni ingenti, arrivando a compromettere fino all’80% delle produzioni. Una vera e propria emergenza che richiede soluzioni innovative e mirate. Per questo motivo, è nato Adapter, un progetto ambizioso coordinato da Ri.Nova e con Apo Conerpo come capofila, che mira a rivoluzionare la difesa attiva contro il gelo.
Adapter, con una durata triennale e il coinvolgimento di quindici aziende agricole regionali, si propone di analizzare e confrontare l’efficacia dei vari sistemi di protezione attualmente disponibili. L’obiettivo è fornire agli agricoltori indicazioni precise e operative per scegliere la soluzione più adatta alle loro specifiche esigenze aziendali.
Il cuore del progetto è un’analisi comparativa sul campo, che metterà a confronto ventilatori antibrina, sistemi di irrigazione, candele antigelo, bruciatori mobili e trattamenti crioprotettivi. Grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna, il Canale Emiliano Romagnolo e altre realtà produttive, verranno raccolti dati sperimentali per valutare l’efficacia, i limiti e i costi di ogni soluzione.
Come spiega Daniele Missere, responsabile organizzativo del progetto, “Oggi i produttori si trovano a dover scegliere tra diverse tecnologie senza un quadro completo della loro reale efficacia”. Adapter vuole colmare questa lacuna, fornendo risposte concrete basate su dati oggettivi. Ad esempio, i ventilatori antibrina si sono dimostrati efficaci in caso di gelate da irraggiamento, mentre l’irrigazione soprachioma funziona bene con temperature non inferiori a -4°C.
Il progetto prevede anche la creazione di una rete di monitoraggio avanzata per raccogliere dati agro-meteorologici in tempo reale, e lo sviluppo di protocolli operativi specifici per ottimizzare la gestione dei dispositivi antibrina. Inoltre, verrà valutata la sostenibilità economica e ambientale delle tecnologie testate, con un occhio di riguardo all’efficienza nell’uso delle risorse idriche.
Un aspetto fondamentale sarà la formazione e la divulgazione, con attività rivolte ad agricoltori, tecnici e comunità locali. L’obiettivo è sensibilizzare sulle sfide del cambiamento climatico e sulle strategie di difesa, coinvolgendo anche le scuole.