Gimbe e Coronavirus: il report della Fondazione. Dati su contagi e ricoveri

Migliorano i numeri di Emilia Romagna e Marche. Il presidente Cartabellotta: "Netta riduzione dei casi testati"

Covid, il trend dei nuovi casi (Fonte Fondazione Gimbe)

Covid, il trend dei nuovi casi (Fonte Fondazione Gimbe)

Bologna, 17 dicembre 2020 - Se è vero che il Covid rallenta la sua corsa, in Emilia Romagna e Marche così come in altre regioni, è vero anche che si registra una riduzione dei tamponi processati. E' uno dei dati più interessanti del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sul Coronavirus.

In Emilia Romagna, infatti, risultano 1.449 casi attualmente positivi per 100mila abitanti per un incremento del 7,5%, in calo rispetto al 10,2% della settimana scorsa. Il rapporto tra positivi e casi testati è del 31,1%, più alto della media italiana, che si attesta sul 24,5%.

Calo anche nelle Marche, che passano da un incremento dell'8,9% al 7,2%, frutto di 780 casi attualmente attivi per 100mila abitanti. Il rapporto tra positivi e casi testati è del 17,3%.

Quanto ai posti letto dell'area medica occupati da pazienti Covid-19, l'Emilia Romagna conferma il 50% della scorsa settimana (è la quarta regione) contro una media nazionale del 42%, mentre le Marche si fermano al 39% (in calo rispetto al 42% dei giorni scorsi). Rispetto alle terapie intensive, le Marche, quinta regione in italia, hanno occupato il 40% dei posti, mentre l'Emilia Romagna il 28%; la media nazionale è del 35%.

“I dati di questa settimana – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe- confermano il rallentamento del contagio, documentato dalla riduzione dell'incremento percentuale dei casi totali (6,4% contro l'8,4% a livello nazionale, registrata anche in tutte le Regioni) e dal numero dei nuovi casi settimanali (- 17,1%). Tuttavia, la netta riduzione di oltre 88mila casi testati (-16,1%) e il rapporto positivi-casi testati stabile finiscono per sovrastimare gli effetti delle misure di mitigazione". La consistente e ingiustificata riduzione dell'attività di testing viene infatti registrata in tutte le regioni, eccetto Veneto e Valle d'Aosta.

Il bacino degli attualmente positivi si svuota molto lentamente e in sei Regioni si registra addirittura un incremento rispetto alla settimana precedente. In particolare, dopo il picco del 22 novembre (805.947), i casi attualmente positivi sono diminuiti in 24 giorni del 20,8%, con una riduzione media giornaliera dello 0,9%: tuttavia con oltre 667mila casi attualmente positivi risulta al momento impossibile riprendere qualsiasi attività di tracciamento.

"Sicuramente le misure restrittive introdotte dal Dpcm 3 novembre 2020 hanno frenato la diffusione del contagio - continua il presidente -, ma la lenta e irregolare discesa della curva, unita ad un rapporto positivi/casi testati stabile da tre settimane, suggeriscono che le misure di mitigazione abbiano ormai dato il massimo risultato e ora, con le progressive riaperture, verosimilmente la curva prima rallenterà la sua discesa per poi tornare inesorabilmente a salire".

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