Guariti covid, ma il Super Green pass non arriva. A centinaia nel limbo

Attendono dall’Asur un aggiornamento che ritarda. E tanti devono aspettare fino a una decina di giorni dopo il tampone negativo

Un carabiniere mentre controlla sul bus il Super pass di una passeggera

Un carabiniere mentre controlla sul bus il Super pass di una passeggera

Pesaro, 28 gennaio 2022 - Il primo febbraio, giorno che ridurrà la durata del Green pass da nove a sei mesi, è vicino. Ma centinaia di persone si ritrovano nel limbo.  

Sono quelli che hanno avuto il Covid, sono guarite e avrebbero diritto al Super Green pass, come previsto dal governo, dalla durata di sei mesi. Invece non riescono a ottenerlo. Un disservizio che rischia di penalizzarli sul posto di lavoro e nella vita quotidiana.  

Molti di questi cittadini si ritrovano infatti con il precedente Green pass, ottenuto sei mesi fa con due dosi, vicino alla scadenza o sospeso (nel caso si siano nel frattempo infettati), e sarebbero obbligati a fare la terza dose anche se hanno avuto il Covid, solo per ottenere il certificato verde. Mentre altri, non vaccinati ma guariti dal contagio, non riescono a ottenere il loro primo Super Green pass.  

Una situazione surreale che "va risolta – spiega infatti il consigliere regionale Andrea Biancani – Queste persone risultano guarite e nel momento in cui fanno il tampone negativo per uscire dall’isolamento dovrebbe automaticamente aggiornarsi la situazione del loro Super Green pass. Ma invece ci sono diverse centinaia di persone che attendono questo aggiornamento. Chi si occupa di sistemi informativi tra Regione e Asur deve attivarsi altrimenti migliaia di persone si ritroveranno senza Green pass attivo nonostante siano guarite".  

Biancani racconta di aver ricevuto in merito decine di segnalazioni in questi giorni. I cittadini cercano di capire il perché ma, non sempre, trovano una risposta.  

E anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, si esprime sul problema dei guariti nel limbo della burocrazia sanitaria: "Ci sono numerosi casi di lunghe attese per il Super Green pass da guarigione. L’attesa del certificato può protrarsi anche per decine di giorni dopo il tampone negativo. Chi ha il Green pass vicino alla scadenza non può fare la terza dose perché già contagiato ma allo stesso tempo non dispone del Green pass da guarigione. La situazione deve essere sbloccata al più presto".  

All’Asur così arrivano segnalazioni di persone che non hanno ottenuto la certificazione verde da guarigione, sia tramite chiamate dirette che attraverso medici di famiglia. I cittadini che hanno difficoltà possono chiamare il numero verde 1500 che poi comunica il problema all’azienda sanitaria.  

Il personale così si abilita per processare, risolvere ed emettere, nel minor tempo possibile, il nuovo Green pass. Per ottenerlo l’importante è avere il codice authcode ricevuto via sms. Se smarrito o non ricevuto si può recuperare sul sito del governo, tramite tessera sanitaria, o all’indirizzo mail codice.dgc@sanita.it, indicando in questo caso il codice fiscale, la data dell’evento e l’indirizzo mail per recuperarlo. Senza codice si può ottenere la certificazione verde solo tramite lo Spid o l’app Io.  

Un altro luogo per ricevere il Green pass è la farmacia o l’app Immuni. Ma alcune casistiche sono collegate a un’altra difficoltà. A volte infatti le persone fanno il tampone di guarigione al nono o al sesto giorno, convinte che siano il decimo o il settimo. In realtà il conteggio del periodo di isolamento parte dal giorno successivo alla positività.  

E così, vista l’incongruenza, il loro nuovo Green pass potrebbe avere problemi. Un sistema ormai sempre più in difficoltà, tra decreti legge che si rincorrono e continue attuazioni complicate. E chi ci rimette sono ancora i cittadini.