
La parlamentare leghista marchigiana Giorgia Latini con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Qui a fianco un’immagine di San Francesco di Assisi: il suo Cantico delle creature è stato composto circa 800 anni fa ed è il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore
Ancona, 5 aprile 2025 – Il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi entra nelle scuole dalla porta principale. La risoluzione proposta dell’onorevole leghista Giorgia Latini, votata l’altro giorno all’unanimità in commissione Cultura alla Camera, impegna le scuole italiane di ogni ordine e grado a promuovere percorsi di approfondimento sulla lauda. Una proposta che ha ottenuto il pieno sostegno del Governo: a farne l’annuncio, il ministro Valditara in occasione del concerto di Uto Ughi nella basilica papaledi San Francesco ad Assisi, evento inaugurale del progetto ‘Uto Ughi per i giovani’.
Onorevole Latini, perché un’attenzione così speciale verso il Cantico delle Creature?
"Quest’anno ricorre l’ottavo centenario della composizione dell’opera mentre l’anno prossimo si terranno le celebrazioni per la morte di San Francesco. Palazzo Chigi ha istituito un comitato nazionale presieduto da Davide Rondoni per la celebrazione di questo anniversario. In questo contesto, il Cantico delle creature merita certamente di essere valorizzato, perché i suoi contenuti sono molto attuali. Parla di perdono e quindi di pace e invita a vivere in armonia con il creato. Va poi sottolineato che anche sul piano culturale si tratta di un’opera molto importante. E’ un testo identitario, il più antico componimento poetico in volgare, di cui si conosce l’autore. Non bisogna dimenticare poi che San Francesco è il patrono d’Italia".
Quindi in San Francesco vengono riconosciute le caratteristiche per essere un punto di riferimento per i giovani d’oggi?
"Penso proprio di sì. Ho due figli di dieci e di tredici anni, abbiamo letto insieme il Cantico, e penso che la vita del santo di Assisi possa essere un esempio positivo. Ha mostrato, spogliandosi delle ricchezze, il valore della trasformazione e del cambiamento interiore. E’ sicuramente un modello per i ragazzi, può diventare un simbolo importante per guidare le giovani generazioni, soprattutto se pensiamo al fatto che la vita che la loro vita ruota spesso è improntata alla materialità e alla superficialità che imperversa sui social".
Per lei questa proposta è anche un atto di fede?
"Aldilà del percorso personale di fede che sto portando avanti, ritengo che il Cantico non debba essere letto solo da chi crede. Ha una valenza culturale importante che può consentire a tutti di riscoprire i valori più profondi dell’esistenza come quelli dell’amore per il prossimo e per tutti gli esseri viventi".
San Francesco è anche il patrono dell’ecologia. Il suo partito, la Lega, non viene visto però come un paladino dell’ambiente. Come si concilia questa posizione?
"Non vedo contraddizioni. La Lega non è contraria alla salvaguardia dell’ambiente. Se ci opponiamo rispetto ad alcuni provvedimenti è perché riteniamo che l’adozione di alcune scelte come le automobili elettriche e la direttiva sulle case green non sia efficace e che comporti soprattutto problemi per l’economia. La transizione ecologica va fatta, ma con intelligenza. Bisogna contemperare la tutela dell’ambiente con provvedimenti che non impattino sullo sviluppo del paese".