App immuni cresce ma spacca le Marche "Acquaroli, devi dare l’esempio"

Sette milioni di download in Italia. Il presidente della Regione, contrario, riceve applausi dai suoi sostenitori e critiche dagli avversari

Francesco Acquaroli, polemiche sulla App Immuni

Francesco Acquaroli, polemiche sulla App Immuni

Ancona, 9 ottobre 2020 - Il neogovernatore delle Marche Francesco Acquaroli ha detto: "Immuni? Non l’ho scaricata e non la scaricherò. Non serve se non ce l’hanno tutti". Parole che hanno fatto tornare alta l’attenzione su Immuni, la App lanciata dal Governo e che in questi giorni – con la paura della seconda ondata di Covid – è di nuovo agli onori delle cronache.

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L’imput generale che arriva è: scaricatela tutti. Scaricandola, arriva la notifica se entri in contatto con una persona positiva al Covid se, a sua volta, ha Immuni. Ieri, al fine anche di sensibilizzare sul tema gli italiani, il Ministero ha diffuso i dati ed emerge che nell’ultimo mese sono entrati in Immuni un milione di persone per un totale complessivo che ora raggiunge 7milioni e 713mila, coloro cioè che hanno scaricato l’applicazione. In vetta ci sono Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Lazio. Seguono le Marche (la regione di Acquaroli) che supera la media azionale.

Nonostante i numeri sempre crescenti delle ultime settimane, si guarda all’app ancora con un po’ di diffidenza, come ha fatto Acquaroli. "Pensiamo a un ottantenne che non ha neanche il cellulare – ha detto – Questo strumento avrebbe una sua efficacia solo se ogni cittadino italiano, di ogni età, avesse l’app sul proprio smartphone. Ma siccome sappiamo che così non è, non credo che l’app Immuni possa essere uno strumento di prevenzione".

Le parole del governatore hanno acceso un dibattito fra la gente comune: chi sta con lui e chi no. A livello politico sono intervenuti soprattutto i suoi avversari. La sua uscita, ad esempio, è stata fortemente criticata dal sindaco di Firenze Dario Nardella: "Le parole di Acquaroli fanno danni come la grandine".

Lo sfidante alla carica di presidente della Regione, Maurizio Mangialardi, gli ha dato dell’incauto: "Deve intervenire con maggiore responsabilità sui temi che riguardano la vita delle persone; meglio che riveda pubblicamente la propria posizione. Un presidente di Regione deve dare l’esempio". "Presidente Acquaroli - ha twittato il sottosegretario allo Sviluppo economico Alessia Morani -, la app Immuni è fondamentale per il tracciamento del Covid. Pensi prima alla salute dei marchigiani. La campagna elettorale è finita. Ora è il tempo della responsabilità".

Anche il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che proprio nei giorni scorsi aveva invitato i cittadini a scaricare l’applicazione, richiama il presidente della Regione. "Acquaroli da alcuni giorni è il presidente di tutti i marchigiani, per questo lo invito a correggere la comunicazione, sollecitando i concittadini a scaricare l’applicazione, come tutte le autorità sanitarie stanno chiedendo".