Impianti sci chiusi fino al 5 marzo, Bonaccini: "Inaccettabile dietrofront all'ultimo"

Rabbia per una decisione comunicata poche ore prima della stessa riapertura, il Governatore: "Gestori e imprenditori hanno lavorato per rimettere a posto le piste, oltre al danno la beffa"

Sci, Bonaccini: rabbia per la chiusura degli impianti, metodo inaccettabile

Sci, Bonaccini: rabbia per la chiusura degli impianti, metodo inaccettabile

Bologna, 15 febbraio 2021 - “C'è rabbia. Spero sia l'ultima volta, non è più tollerabile. Impararlo a poche ore prima, oltre al danno c'è la beffa. È inaccettabile”. Non ammette repliche il governatore dell'Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ai microfoni di 'Mattino 5'. 

A infiammare gli animi è la decisione del Governo di spostare la riapertura degli impianti di sci al 5 marzo. “Abbiamo imparato dalle agenzie di stampa cosa sia successo – tuona ancora.- chiediamo agli esperti meno interviste e un po’ più di lavoro dove si deve discutere. I cittadini non capiscono più nulla. Questo metodo è inaccettabile”. 

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Il presidente della Regione punta il dito contro il repentino dietrofront dell’esecutivo: “dopo che la settimana scorsa il Cts ha dato il via libera alla riapertura degli impianti per le regioni in zona gialla, dopo che abbiamo lavorato come Regioni, insieme ai gestori degli impianti ai locali, per riaprire le piste da sci con delle regole ancora più stringenti rispetto a prima e abbiamo fatto validare le nuove linee guida”.

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E non è finita: “Solo pochi giorni fa abbiamo detto noi presidenti che non volevamo la riapertura degli spostamenti tra regioni nemmeno in zona gialla per essere il più restrittivi possibile – rimarca Bonaccini - Ci sono gestori e imprenditori che hanno lavorato per rimettere a posto le piste, per assumere personale, prenotazioni e forse già acquisti di skipass, abbonamenti, ticket, prenotazioni alberghiere. Ora, va bene tutto ma impararlo poche ore prima che riaprano le piste oltre al danno c'è la beffa”.

Ora spiega Bonaccini “occorre fare arrivare le risorse” che erano già state previste per gli albergatori e i gestori degli impianti di sci, inoltre è  opportuno quantificare "cosa ha significato a poche ore" dalla programmata partenza, prorogare il blocco.

E conclude: “nel merito non ci permettiamo di giudicare perché è giusto tutelare la salute delle persone, ma non si può arrivare a poche ore prima della riapertura perchè questo è inaccettabile”.

Ch.Poz.

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