Covid, l'indice Rt oggi in Emilia Romagna, Marche e Veneto: i dati

Dati Covid stabili nelle tre regioni con un calo generalizzato dei parametri. Il monitoraggio settimanale del Ministero della Salute nel dettaglio

I dati covid a confronto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto

I dati covid a confronto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto

Bologna, 30 agosto 2021 - Si apre oggi la settimana che vede il ritorno di una regione, la Sicilia, in zona gialla. Tutto resto del Paese, comprese Emilia Romagna, Marche e Veneto restano in zona bianca, grazie al tasso di occupazione di malati covid negli ospedali che resta ancora bassa. L'ultimo monitoraggio dei dati Covid pubblicato dal Ministero della Salute, conferma un sostanziale calo di tutti i parametri per le tre nostre regioni. Mentre in Italia la situazione rimane piuttosto stabile, con l'indice Rt che passa da 1,1 a 1,01 e l'incidenza che si alza di poco da 69 a 71, l'indice di contagiosità nelle tre regioni torna sotto l'1 e l'incidenza, pur rimanendo sopra la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti, continua a scendere

Aggiornamento Covid in Emilia Romagna: i dati del 30 agosto 2021

I ricoveri ospedalieri, invece, salgono solo nelle Marche, ma si parla ancora di cifre contenute. Neppure a livello nazionale sono alte: le terapie intensive sono salite dal 5 al 6%, i reparti Covid sono stabili al 7%.

La buona notizia è che per tutte e tre le regioni le varie valutazioni (di probabilità di diffusione del virus, di impatto sugli ospedali e la classificazione complessiva di rischio) sono 'basse'. Vediamo ora nel dettaglio tutti i parametri, analizzando il monitoraggio numero 67, che si riferisce alla settimana dal 16 al 22 agosto. (Qui il monitoraggio precedente, numero 66, della settimana 9-15 agosto).

I dati covid a confronto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto
I dati covid a confronto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto

Colori regioni oggi: indice Rt Italia in calo a 1,01

Emilia Romagna

Dopo l'inizio della discesa dell'indice Rt tre settimane fa, che si è portato dietro l'incidenza, ora entrambi i parametri continuano a calare. L'indice di contagiosità è passato da 1,07 a 0,91, l'incidenza aggiornata alla settimana 20-26 agosto invece è stabile: è passata da 85,48 a 85,3. Ma il dato più recente (23-29 agosto), non definitivo, segnerebbe un rialzo sopra a quota 90 Il dato più aggiornato di quest'ultima, quello cioè che si riferisce alla settimana 20-26 agosto è 85,3. Una via di mezzo, dunque, tra la soglia dei 50 casi e dei 100. Significa che il dato è ancora un po' alto, ma non troppo. Se tornasse a scendere sotto il 50, per la regione si garantirebbe la zona bianca per diverse settimane. 

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In ogni caso, non ci sono rischi che il colore cambi, almeno per il momento, perché le terapie intensive sono al 5% così come i reparti non critici (sempre 5%). Servono il 10% per le prime e il 15% per le seconde (più un'incidenza superiore a 50) per accedere alla zona gialla. I contagi settimanali però, seppur in calo, sono ancora un po' alti. Sono 3.735, contro i 3.800 della settimana dal 9 al 15 agosto. La settimana ancora prima erano stati 4.122. Delle tre regioni, questa è quella che ha il numero più alto di casi di positività. Il Ministero della Salute, comunque, lo segnala da diverso tempo: "La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale. Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità".

Marche

L'indice Rt passa sotto l'1 anche nelle Marche, seppure di poco. Il passaggio è stato da 1,8 a 0,95. L'incidenza, invece, si aggira - stando alle rilevazioni inviate dalla stessa Regione - intorno agli 85 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il datocomunicato dal Ministero, quello della settimana dal 20 al 26 agosto, è a 77,1. I casi settimanali sono stati 'solo' 986 (le settimane prima se ne erano registrati rispettivamente 1.083 e 1.102). 

La nota stonata è rappresentata dai ricoveri, che sono cresciuti con uno stacco di due punti percentuale. L'occupazione delle terapie intensive era al 4% una settimana fa, ora è al 7%. I reparti non critici sono passati dal 5 al 8%. Sono percentuali ancora lontane da quelle di soglia di allarme (10 e 15%), ma il rialzo c'è

Riassumendo, i dati sono ancora buoni ma potrebbero peggiorare nel momento in cui si alzassero i contagi. Per ora le valutazioni sono 'basse', quindi il rischio non è segnalato. 

Veneto

I dati del Veneto sono molto simili a quelli dell'Emilia Romagna, ma con meno ricoveri. L'Rt era passato sotto l'1 già la settimana scorsa (0,98), ora è a 0,87. L'incidenza pare in rialzo: il monitoraggio segna un deciso rialzo: nella settimana 20-26 agosto è balzata a 83,2 nuovi casi da 79,8 della settimana precedente. Quasi invariati anche i casi settimanali3.580, contro i 3.679 della settimana 9-15 agosto e i 4.264 (2-8 agosto).

L'occupazione delle terapie intensive si è abbassata da 5 a 4%, quella dei reparti Covid non critici è rimasta al 3%.

Come l'Emilia Romagna, dunque, il dato più alto in prospettiva è quello dei contagi, dovuti alla larga diffusione della variante Delta su tutto il territorio. Con tutte le valutazioni basse però, la situazione rimane sotto controllo.

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