Indice Rt Italia oggi fermo a 0,69. I dati di Emilia Romagna, Marche e Veneto

Sono tutte e tre classificate a rischio basso, confermatissima la zona bianca. L'Iss: "Contro la variante Delta completare il ciclo vaccinale"

Indice Rt e incidenza: i dati in Emilia Romagna, Marche e Veneto

Indice Rt e incidenza: i dati in Emilia Romagna, Marche e Veneto

Bologna, 25 giugno 2021 - Calma piatta, con lo spauracchio della variante Delta. L'indice Rt medio dell'Italia è stabile rispetto al dato fornito la scorsa settimana: 0,69 (range 0,62- 0,74). Il richio generale resta classificato basso per tutte le regioni - Emilia Romagna, Marche e Veneto comprese - tranne il Molise che resta nella categoria moderata: ed è comunque un miglioramento, perché nella scorsa settimana c'erano anche Basilicata e Friuli Venezia Giulia. Finalmente, tutta l'Italia sarà monocolore in zona bianca.

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Indice Rt e incidenza: i dati in Emilia Romagna, Marche e Veneto
Indice Rt e incidenza: i dati in Emilia Romagna, Marche e Veneto

L'incidenza

"Continua - si legge ancora - il calo nell'incidenza settimanale: 12 per 100.000 abitanti (dati dal 13 al 20 giugno) contro i 19 per 100.000 abitanti (dati dal 7 al 13 giugno) dati flusso Iss. L'incidenza è sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio. La campagna vaccinale progredisce velocemente e l'incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi".

Indice Rt

Il dato nazionale - l'ultimo rilevamento fa riferimento alla settimana tra il 14 e il 20 giugno - è quindi stabile a 0,69, con un intervallo di confidenza piuttosto stretto da 0,62 a 0,74. Tutte le regioni sono sotto il valore di 1, il che garantisce che la trasmissibilità è controllata in questa fase", sottolinea il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.

Emilia Romagna

L'Emilia Romagna vede il dato in lieve risalita: l'ultimo dato disponibile è 0,71 (forchetta tra 0,65 e 0,77). Il 19 giugno era a 0,68, in lieve aumento rispetto al dato del 12 giugno che era a 0,64.

Marche

Ancora in in calo invece l'indice di trasmissibilità delle Marche: questa settimana è 0,76, la scorsa settimana era a 0,81 e il 12 a 0,84.

Veneto

Lieve aumento anche in Veneto: l'ultimo dato è 0,69. Il 19 giugno era a 0,67, praticamente lo stesso dato del 12 (0,68).

Gli ospedali

Nessuna regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. A livello Italia, il tasso di occupazione in terapia intensiva è 4%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate da 504 (15 giugno) a 362 (22 giugno). In Emilia Romagna il dato è al 4%, nelle Marche al 3% (ma in lieve risalita) e all'1% in Veneto. Il tasso di occupazione in aree mediche scende ulteriormente (4%) e il numero di ricoverati in queste aree passa da 3.333 (15 giugno) a 2.289 (22 giugno). In Emilia Romagna il dato è il 3% così come nelle Marche. In Veneto è all'1%.

Zona bianca

Da lunedì 28 giugno, finalmente, tutta Italia sarà in zona bianca. Passa nella categoria con le restrizioni più lieve anche la Valle d'Aosta che ha trascorso in solitaria l'ultima settimana in zona gialla. L'Emilia Romagna entra nella sua terza settimana in zona bianca, le Marche nella seconda. La regione 'veterana' è il Veneto che è in zona bianca dal 7 giugno

Vaccini e variante Delta

La priprità - avvisa l'Iss - è arrivare il prima possibile al completare la copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione - avvisano gli esperti dell'Iss - rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici" dovuti in particolare alle nuove varianti del Covid. È quanto emerge, come si apprende, dal  monitoraggio settimanale Ministero della Salute-Iss.  

Il ministero e le Regioni, inoltre, "stanno alzando il livello di guardia. Per questo è necessario continuare con la campagna di vaccinazione per cercare di immunizzare il maggior numero possibile di persone con un ciclo completo; allo stesso tempo è importante mantenere comportamenti individuali prudenti", sottoliena Rezza.

"Vengono segnalati anche in Italia - si legge nel monitoraggio - focolai di varianti del virus Sars-Cov-2, in particolare della la variante delta, che presentano una maggiore trasmissibilità e la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. La circolazione di queste varianti ha portato a un inatteso aumento dei casi in altri Paesi europei con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi".  In ogni caso, si precisa nel monitoraggio, "la campagna vaccinale progredisce velocemente e l`incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi".

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