ELIDE GIORDANI
Cronaca

L’influenza ‘minaccia’ le feste: ecco quando ci sarà il picco in Romagna

Righi: “Siamo in ascesa, la nostra incidenza è infatti pari a 7,7 casi ogni mille assistiti”. Esplode il virus del raffreddore con 14,5 casi ogni mille assistiti, bimbi under 5 più colpiti

Sotto Francesca Righi referente Ausl Romagna per la campagna antinfluenzale

Sotto Francesca Righi referente Ausl Romagna per la campagna antinfluenzale

Cesena, 3 dicembre 2024 – Ancora bussa piano, e si fa sentire meno rispetto all’anno passato. Ma non va da sola, si accompagna ad altri antipatici cugini, i cosiddetti virus simil-respiratori. Con la classica influenza di stagione, infatti, riprendono la marcia il Covid, l’Adenovirus, il Bocavirus, il Rhinovirus e i virus Parainfluenzali.

Temperature in ribasso e necessità di frequentazioni al chiuso ne corroborano la presenza. Li inchioda il Sistema di Sorveglianza dell’Istituto superiore di Sanità, con dati che si riferiscono alla settimana che si è conclusa il 24 novembre (l’ultima elaborata sulla base delle rilevazioni territoriali).

In totale, a livello nazionale, l’intera compagnia virale incide con 7,8 casi ogni mille assistiti in sorveglianza, ossia una popolazione di poco più di 2 milioni per settimana (nello stesso periodo del 2023 l’incidenza era pari a 9,7 casi). La sola influenza di stagione (tipo A e B) incide per un 1,6 per mille assistiti. Un andamento che non solleva preoccupazioni ma è presto per dire come si svilupperà il contagio.

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Francesca Righi referente Ausl Romagna per la campagna antinfluenzale

Incide di più il Covid, presente in 3 casi ogni mille assistiti. Mentre esplode il Rhinovirus, il virus del raffreddore con un 14,5 ogni mille assistiti. I più colpiti, da tutti i virus stagionali, sono i bambini sotto i cinque anni di età con un’incidenza pari a 18,7 casi per mille assistiti. Situazione simile, ma con indici un po’ più bassi, nel territorio cesenate e romagnolo.

“Ci attestiamo un po’ sotto al dato nazionale - sintetizza la dottoressa Francesca Righi, dirigente medico di Igiene Pubblica e referente Ausl Romagna per la campagna antinfluenzale - la nostra incidenza è infatti pari a 7,7 casi ogni mille assistiti. Il dato, però, ci dice anche che siamo sopra alla soglia epidemica, che s’identifica sul 6 per mille. Siamo in fase di ascesa, dunque, in una curva che dovrebbe toccare il suo culmine tra l’ultima settimana dell’anno in corso e le prime due di quello che segue”. Un picco determinato anche da ragioni sociali: per le feste le occasioni di scambio si intensificano.

E come si muove in mezzo a noi il primo attore della più vasta epidemia degli ultimi anni? “Anche i casi di Covid - è la risposta della dottoressa Righi - sono equiparabili a quelli nazionali: siamo intorno al 2,5 ogni mille assistiti”. Uno 0,5 in meno rispetto al dato nazionale, dunque. Una situazione che oggi lascia immaginare qualche variazione. Ancora bassi sono, infatti, i casi che contribuiscono a comporre il dato epidemiologico.

Occorre, comunque, tenere desta l’attenzione sui vaccini, sia per il Covid che per l’influenza. Peraltro quest’ultima è una malattia che si manifesta con differenti gradi di intensità e in alcuni casi (in particolare bambini, anziani, donne in stato di gravidanza, persone con malattie croniche) può comportare il rischio di complicanze anche gravi. La vaccinazione rappresenta la più efficace e sicura strategia di contrasto. “Ad oggi - dice la dottoressa Righi - benché la campagna vaccinale sia stata anticipata di una settimana, c’è stata una buona risposta, superiore dell’1 per cento rispetto a quella del 2023. Manca però la piena adesione delle categorie ritenute più fragili. Ma siamo ancora in tempo”.