Parma, 27 settembre 2023 – Come sarà l’influenza quest’anno? Sappiamo già che è arrivata in anticipo e il primo caso coinvolge un lattante di 4 mesi, ricoverato in clinica pediatrica a Parma.
Si tratta di influenza di tipo A e tra i sintomi manifestati dal bimbo ci sono febbre e inappetenza, con un quadro clinico di bronchite asmatica.
Le sue condizioni generali sono complessivamente discrete: il piccolo ha iniziato la terapia antivirale per via orale e sta migliorando.
La circolazione del virus influenzale è dunque iniziata. L'anticipo era atteso sulla base delle segnalazioni provenienti dall'emisfero australe. Quest'anno sono attesi nel nostro Paese almeno cinque milioni di casi: dal ministero della Salute l'appello a vaccinare i più fragili, anche in considerazione della contemporanea circolazione del Covid.
“La circolazione dell’influenza può suddividersi in due modi”, spiega Vittorio Sambri, direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia dell’Ausl della Romagna. “Uno sporadico, ovvero quello dei casi influenzali che possono capitare anche in estate, l’altro (ed è il vero problema) è quello della circolazione epidemica, cioè quando il virus è molto diffuso e la popolazione è ricettiva. Quindi soprattutto in inverno, il virus circola molto bene”.
Vaccino influenza
Gli esperti raccomandano la profilassi: in Emilia Romagna ancora non è stata resa nota ufficialmente la data di inizio delle somministrazioni del vaccino antinfluenzale.
E’ gratuito per i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni e per i pazienti pediatrici di età superiore ai 6 anni a rischio di complicanze in corso di influenza.
Nella circolare ‘Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024’, il Ministero della Salute sottolinea l'utilità della vaccinazione antinfluenzale in tutta la popolazione pediatrica anche in assenza di patologie croniche, in quanto l' influenza può a volte favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi anche nel bambino sano.
Influenza e Covid
Con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24 sarà previsto l'avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid con l'utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici (formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5). Le dosi sono disponibili a partire dal mese di ottobre.
L’influenza 2022
Lo scorso anno l’influenza era stata particolarmente aggressiva e si ricordano, in particolare, due ondate: una a fine novembre e una a fine marzo.
All’inizio di aprile, ad esempio, a Bologna l’influenza aveva avuto una crescita importante: del 66,8%, rispetto alla passata stagione. “Abbiamo registrato fino all’inizio di aprile ben 95mila casi in più, su un totale di 235mila contagiati”, le parole di Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl.
Le previsioni di Pregliasco
Per quest'anno, secondo le stime di Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, in Italia sono attesi 5-6 milioni di casi di influenza stagionale. Con una stagione che secondo il virologo sarà probabilmente di media intensità. Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1, "si prevede una decina di milioni di casi di altri virus influenzali 'cugini', che possono causare sintomi simili". Da non sottovalutare la compresenza col Sars-Cov2, il coronavirus che provoca il Covid-19, che per l'autunno-inverno potrebbe rendere la gestione delle risorse sanitarie più complessa. Di qui l'appello del ministero della Salute alla vaccinazione, soprattutto per le categorie di persone fragili: bimbi, anziani, immunodepressi, donne in gravidanza, personale socio-sanitario. Per i bambini tra 6 mesi e 6 anni, e pazienti pediatrici oltre 6 anni a rischio complicanze, c'è una specifica circolare ministeriale con raccomandazioni per la stagione 2023-2024" che prevede l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale. Nella stessa si sottolinea comunque l'utilità della vaccinazione antinfluenzale in tutta la popolazione pediatrica anche in assenza di patologie croniche, in quanto l'influenza può favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi anche nel bambino sano. Lo scorso anno - secondo dati del rapporto InfluNet dell'Istituto superiore di sanità - le infezioni simili-influenzali sono state da inizio sorveglianza fino a fine stagione circa 13,9 milioni. Dato che comprende non solo i casi di influenza ma anche quelli di virus che causano sintomi simili (Covid compreso). Da ottobre saranno inoltre disponibili anche i nuovi vaccini per il Covid-19.