La Lega e il pasticcio rimpasto. Prima fa dietrofont, poi rilancia

Il comunicato del Carroccio: "Piena fiducia nei nostri assessori, compreso Saltamartini". Ma nel pomeriggio un’altra nota sembra riaprire i giochi e rimettere ogni decisione a Salvini.

Gli assessori della Lega restano al loro posto. Punto. Anzi no. Sulla vicenda di un eventuale cambio degli assetti "facciamo intervenire la segreteria federale". Della serie: come farsi male da soli. Il partito di Salvini nelle Marche è in confusione. La giornata di ieri rappresenta la cartina di tornasole. All’ora di pranzo arriva il comunicato del gruppo consiliare della Regione firmato dal capogruppo Renzo Marinelli che recita: "I consiglieri regionali del gruppo Lega Marche rinnovano la propria fiducia al vicepresidente e assessore Filippo Saltamartini e agli assessori Andrea Maria Antonini e Chiara Biondi". Più chiaro di così. "Nella volontà di imprimere ulteriore slancio all’azione di governo – continua –, sono state avviate interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni civili e politiche, delle associazioni datoriali e sindacali, della dirigenza e della stessa assise regionale, che hanno confermato l’apprezzamento per il lavoro svolto e la necessità strategica della conferma degli interlocutori di progettualità fondamentali per la stabilità e lo sviluppo del tessuto sociale ed economico delle Marche. Riteniamo pertanto conclusa una verifica compatibile con il bilancio dei tre anni di mandato della maggioranza regionale, pronti a continuare con l’impegno e lo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rappresentanti della Lega in Consiglio e in Giunta regionale". Si direbbe: tutto rientrato.

Neanche a dirlo. Perché poco prima delle sei del pomeriggio a inviare un comunicato è la segretaria regionale della Lega, l’onorevole Giorgia Latini, che ha dato il via alla richiesta di "rimpasto" dell’esecutivo regionale. Un rimpasto in realtà solo interno allo stesso partito e non consiviso dagli altri alleati.

La segretaria specifica: "La Lega Marche per Salvini Premier è unita e compatta e si rimette totalmente alle decisioni della segreteria federale. Uniti nel nostro obiettivo comune di servire la Regione, continueremo a lavorare instancabilmente per un futuro migliore per le Marche". Poche righe che portano anche la firma di Marinelli che, poche ore prima aveva detto cose ben diverse. E qualcuno adombra la possibilità che questo documento il capogruppo non lo abbia condiviso appieno. Sta di fatto che, in sostanza, la Latini avrebbe passato la pappa al nazionale: sarà la segreteria (Salvini?) a dover discutere con il presidente Acquaroli. E nelle mire della Latini ci sarebbe sempre l’assessore alla Sanità Saltamartini che, invece, il governatore ritiene intoccabile. Che si tratti di un rilancio solo di facciata? Qualcuno più che altro se lo augura.

Alfredo Quarta