La ricetta spaziale contro l’invecchiamento: “Impariamo dagli astronauti”

Filippo Ongaro oggi e domani a Riccione per un evento dedicato ai segreti della giovinezza: "Dieta giusta, allenamento fisico costante, gestione dello stress e buon rilassamento"

Filippo Ongaro ha una lunga esperienza come medico degli astronauti

Filippo Ongaro ha una lunga esperienza come medico degli astronauti

Rimini, 11 marzo 2023 – A lezione dal guru anti invecchiamento. Dopo una lunga esperienza come medico degli astronauti per l’Esa, il dottor Filippo Ongaro si è specializzato negli Usa in anti-aging. Oggi e domani sarà al Palas di Riccione per un evento dedicato ai segreti della giovinezza, occasione in cui presenterà anche il suo ultimo libro "Missione longevità".

Dottor Ongaro, come è passato dall’attività di medico degli astronauti in Esa a quella di esperto in anti-aging?

"Dopo 7 anni all’Esa, con mia moglie che allora faceva la psicologa degli astronauti, ci è venuto naturale di applicare le conoscenze che avevamo acquisito. Per circa 10 anni abbiamo svolto un’attività clinica di medicina anti-aging. Dal 2017 siamo transitati nel mondo del coaching".

Cosa succederà durante l’evento al Palariccione?

"Faremo due giorni di full immersion sulle nuove conoscenze che riguardano la longevità. L’obiettivo è trasmettere più consapevolezza sul da farsi per migliorare la protezione cellulare, la forma fisica, la prestazione mentale, la parte emotiva e relazionale. Vivere bene e invecchiare bene".

Qual è il segreto della longevità?

"Non c’è un segreto, c’è un sistema, ovvero cominciare molto prima a prendersi cura di sé stessi. Contano l’alimentazione, lo stress, le relazioni. E lavorare sulle abitudini, perché la longevità si fonda sulle nostre abitudini".

C’è una componente di appagamento nella sua ricetta per non invecchiare?

"Non deve essere sottovalutato l’aspetto della gratificazione e del piacere con cui si fanno le cose, se tutto è concepito come un sacrificio si dura molto poco". Possiamo vincere le limitazioni del nostro corredo genetico?

"Se ci sono delle alterazioni genetiche ‘profonde’, come le malattie ereditarie, possiamo solo limitarle. Oggi sappiamo che queste malattie abbastanza rare non sono dei difetti genetici ma piuttosto predisposizioni. Oggi si parla di regolazione epigenetica, ovvero di modulare i segnali che mandiamo al nostro organismo tramite una vita sana fatta di allenamento fisico".

Cosa ha imparato dagli astronauti che ha incontrato?

"Gli astronauti sono delle macchine da apprendimento, imparano tutto, e quello che non sanno lo studiano. Da loro poi ho imparato come il deterioramento della muscolatura e del tessuto osseo contribuisca ad accelerare l’invecchiamento".

Lei parla di una ‘rivoluzione della longevità’.

"Ognuno è responsabile della propria salute e del proprio destino, è molto difficile che arrivino cure che miracolosamente ci faranno rimanere giovani".

Quanto contano nella longevità l’amore e la sfera intima?

"Conta tanto, con mia moglie ad esempio c’è una sorta di simbiosi, abbiamo condiviso un percorso professionale. La qualità dei nostri rapporti attorno ai 50 anni, poi, è predittiva di come staremo attorno agli 80. Le relazioni e i rapporti di coppia vanno coltivati, rimarranno eccellenti se c’è un lavoro da parte nostra".

La prima e unica cosa da fare per bloccare il processo di invecchiamento?

"Andare a fare un po’ di pesi".