Eusebi
Si va dalle 1000 euro al chilo per le pezzature piccole, alle 2500 per quelle importanti. Meno della metà dell’anno scorso. Il tartufo bianco pregiato è tornato, grazie alla tarda primavera molto piovosa che farà dimenticare gli stenti di un anno fa quando per una grattata di tartufo su una tagliatella c’è chi ha speso anche 100 euro. Quest’anno no. Le prime proiezioni di Alba (tra i 7 e gli 800 quintali di tartufo commercializzati, 600mila visitatori di cui il 70 per cento stranieri) parlano di 2500 euro al chilo. Stessi prezzi al ribasso a Savigno, in Emilia Romagna, dove la fiera del tartufo fa 40 anni muovendo un giro d’affari a sei zeri. "La fiera che abbiamo denominato Tartòfla – racconta Roberta Angiolini, Presidente in carica della ProLoco Savigno – impegna 121 volontari per 6.650 coperti utilizzando mediamente 55 chili di tartufo bianco e nero".
Anche a San Miniato, in provincia di Siena, si parla di prezzi accessibili, attorno alle 1500 euro per le piccole pezzature, e 2.500 fino a 3000 euro per le più importanti, ma se la produzione aumenterà i prezzi caleranno. "Una eventualità questa possibile perchè le piogge di maggio e giugno hanno favorito la crescita del tartufo, alternate anche al sole", spiega Bruno Capanna, presidente dell’associazione tartufai dell’Appennino centrale. Emanuela Marini di "Acqualagna tartufi", dà i numeri: "Siamo tra i 1200 euro della pezzatura piccola e i 2500 euro della grande. La qualità è ottima, il profumo intenso e persistente, il prezzo al momento assolutamente alla portata e c’è da credere che con il passare delle settimane avremo una buona produzione, insomma ci sono tante buone premesse dopo la siccità del 2022".
La borsa di Acqualagna sarà presto attiva non solo per il bianco pregiato, fa notare il sindaco Lisi, ma anche per "il nero uncinato le cui quotazioni sono molto interessanti, a partire da 350 euro al chilo". Il mercato di Acqualagna muove ogni anno tra i 4 e i 500 quintali di tartufo. E la gente ha già preso d’assalto i ristoranti: "Dopo le stagioni del Covid e della siccità, quest’anno la tagliatella e l’uovo al tartufo sono tornati ad essere piatti richiestissimi, la gente ha voglia di tartufo anche perché i prezzi sono buoni", dice Giorgio Marini della Braceria Plinc di Acqualagna specializzata nella cucina di carni e tartufi. Il sindaco di Sant’Angelo in Vado Stefano Parri annuncia i prezzi: "Si va dai 1200 euro per le piccole pezzature ai 1800 per le medie, cifre molto al di sotto di un anno fa e le prospettive sono incoraggianti per la raccolta". La sua fiera premierà il grande chef Mauro Uliassi, tre stelle Michelin con il tartufo d’oro: "Avremo – dice – anche Bruno Barbieri. Aspettiamo anche tanti motociclisti per il motoraduno e tutti coloro che vorranno degustare la maxifrittata al tartufo". Anche Pergola chiama sei grandi chef per "altrettanti cooking show irripetibili – afferma l’assessore Sabrina Santelli – ma avremo anche il tour al tartufo e la degustazione del nostro profumatissimo Rosso Pergola domenica 15 alle 17 gratuitamente". Apecchio con la sua fiera è in ascesa.