Long Covid sintomi e la nebbia mentale: studio su 120 guariti

Parte la ricerca sui disturbi cognitivi che coinvolgerà 120 sammarinesi guariti dal coronavirus

Long Covid: nuovo studio a Rimini

Long Covid: nuovo studio a Rimini

San Marino, 19 marzo 2022 - Uno studio sui disturbi cognitivi che presentano numerosi pazienti che hanno avuto il Covid, anche a distanza di diverso tempo dalla guarigione. E’ quello avviato dall’Istituto per la sicurezza sociale sul ‘Long Covid’ e che coinvolgerà 120 persone. "A oltre due anni dall’inizio della pandemia, è ormai evidente – dicono dall’Istituto – che per un numero importante di persone colpite da Covid-19, può manifestarsi un eterogeneo complesso di sintomi clinici che possono riguardare più organi e precludere un pieno ritorno al precedente stato di salute".

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L’Unità operativa di Neurologia dell’Iss ha partecipato, nei mesi scorsi, a uno studio italiano sul Neuro Covid. "Da tale studio è stata confermata la presenza di sintomi neurologici durante la fase acuta della malattia, anche a distanza di 6 mesi dalla dimissione, nel 70% dei pazienti seguiti". Tra i sintomi più riportati vi sono stanchezza cronica (34%), disturbi di memoria e concentrazione (32%), disturbi del sonno (31%), dolori muscolari (30%), disturbi della vista e brain fog syndrome (20%). Inoltre, disturbi depressivi o ansiosi sono presenti in oltre il 27% del campione.

"Di particolare interesse – sottolineano dall’Iss – è la ‘brain fog syndrome’ o ‘nebbia mentale’, che colpirebbe alcuni pazienti che hanno avuto il Covid-19 anche in forma lieve. Stando a un ampio campione di dati, ne sarebbe colpita 1 persona su 20, di età varia, spesso anche giovani". I sintomi maggiormente riferiti riguardano confusione, mancanza di concentrazione, difficoltà di attenzione e di memoria.

Insieme alla perdita dell’olfatto, la ‘brain fog syndrome’ si è rivelata essere il disturbo maggiormente lamentato dai pazienti ed è per questo che la Neurologia dell’Iss sta cercando di individuare un possibile trattamento. "Lo studio in corso, coordinato dalla neurologa Beatrice Viti approvato dal Comitato Sammarinese di Bioetica è svolto in collaborazione con la professoressa Marcella Reale biologa delll’Università di Chieti e prevede l’utilizzo di un farmaco, la colina alfoscerato, già in uso nel trattamento di altre patologie neurologiche".

A gestire la sperimentazione è l’Unità operativa di Neurologia dell’ISS diretta dalla dottoressa Susanna Guttmann. "Si tratta di uno studio randomizzato controllato in doppio cieco, che prevede quindi la somministrazione ad alcuni pazienti del farmaco e ad altri del placebo. Avrà una durata di tre mesi". L’obiettivo è di riuscire a coinvolgere almeno 120 persone. Per partecipare alla ricerca occorre avere tra i 18 e i 65 anni e risultare guariti dal Covid.