Marche arancioni per un solo parametro

Il video del governatore dopo la telefonata del ministro Speranza: condannati da numeri non più attuali, servono criteri oggettivi. Eppure già da due giorni non salgono i ricoveri in terapia intensiva

Marche zona arancione, amarezza del presidente Acquaroli

Marche zona arancione, amarezza del presidente Acquaroli

Ancona, 14 novembre 2020 - Passaggio in zona arancione per le Marche, che da domani dovranno fare i conti con maggiori restrizioni, in particolare lo stop agli spostamenti immotivati fuori dal proprio comune e la chiusura di bar e ristoranti. La misura avrà valore per almeno due settimane.

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"Mi ha chiamato il ministro Speranza – annuncia il governatore Francesco Acquaroli – per anticiparmi il cambio da area gialla ad arancione. Fino a giovedì non era previsto, anche se negli ultimi due giorni i numeri dei positivi erano oggettivamente cresciuti, in particolare quello dei sintomatici. Per questo stavamo studiando un’ordinanza anti-assembramento, che a questo punto diventa inutile. Dispiace vedere ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm".

A condannare le Marche, sottolinea Acquaroli, «l’indire Rt riferito alla sola scorsa settimana, pari a 1,55. Ma allora paradossalmente, l’Rt della settimana precedente, che era pari a 1,01, avrebbe dovuto darci la possibilità di riaprire tutto, e questo chiaramente non è avvenuto». In generale, è mancata collaborazione tra i livelli: «Servirebbero maggiore buonsenso e concertazione quando si determinano decisioni che costringono un milione e mezzo di abitanti all’interno del perimetro dei propri comuni e stabiliscono la chiusura di decine di attività economiche», la chiosa di Acquaroli.

Una decisione a sorpresa, insomma, che in qualche modo spiazza la Regione. E mentre il presidente cela il rammarico dietro parole istituzionali, il vice Mirco Carloni alza la voce e, via social, lancia l’affondo più politico: «Non ritengo giusto che le Marche debbano diventare zona arancione: i nostri paramentri per il 90% erano da area gialla, e il danno all’economia di questa scelta del Governo sarà enorme. Non abbiamo nemmeno la possibilità di discutere, ma chiederemo con forza che arrivino subito fondi straordinari a favore delle nostre imprese». 

Detto dell’indice Rt, per gli altri parametri le Marche sarebbero ancora in discreta salute, in primis per il dato delle terapie intensive. Le degenze nei reparti per i malati più gravi non sono ancora nella soglia di allarme, visto che gli attuali 74 ricoveri restano ormai invariati da due giorni, e martedì erano 75. Proprio ieri la Regione ha individuato dieci alberghi in cui ospitare i soggetti positivi in isolamento: oggi i primi 15 ingressi.

«Grazie a questa disponibilità – annuncia l’assessore Stefano Aguzzi – potremo alleggerire la pressione sugli ospedali lasciando spazio ai casi più gravi». Intanto a Pesaro il sindaco Matteo Ricci decide le strade a senso unico per i pedoni, in modo da evitare incroci tra le persone. L’ordinanza, che sarà valida nel weekend, dalle 15 alle 20, riguarda alcune vie cittadine: via Branca, via Rossini, corso XI Settembre.