Marche zona arancione: indice Rt a 0.9. Fascia gialla nel mirino di Acquaroli

Il governatore conferma: stesse regole per un'altra settimana. Ipotesi mini zone rosse dove i contagi corrono: ecco dove

Le Marche restano in zona arancione, il post di Acquaroli (Foto Zani)

Le Marche restano in zona arancione, il post di Acquaroli (Foto Zani)

Ancona, 16 aprile 2021 - Un'altra settimana in zona arancione per le Marche in attesa di capire se dal 26 aprile si potrà realmente ambire al giallo, quando la fascia cromatica meno restrittiva verrà reistituita. Peggiora leggermente l'indice Rt della regione, che passa da 0.86 a 0.9.

Zona gialla? Le Marche hanno i numeri giusti per andarci dal 26

"Saremo arancioni anche la prossima settimana". Con un post su Facebook il governatore Francesco Acquaroli conferma che per la seconda settimana consecutiva la regione sarà collocata nella fascia intermedia. "Cerchiamo di tenere alta l'attenzione - conclude Acquaroli - nella speranza che nella classificazione venga anche riammesso il colore giallo".

Resta da monitorare la situazione in alcuni comuni che negli ultimi giorni hanno fatto registrare una preoccupante crescita di contagi. Spunta, dunque, per il futuro prossimo l'ipotesi di mini zone rosse con i sorvegliati speciali che sono una decina di località attualmente al limite dei 250 casi ogni 100 mila abitanti, ovvero il parametro dirimente per l'assegnazione dei colori su scala nazionale. Tra queste Vallefoglia (provincia di Pesaro), Cingoli (Macerata) e Falconara (Ancona). A riechio soprattutto i comuni posizionati uno vicino all’altro come Lunano e Piandimeleto.

"La cosa importante è il rispetto dei protocolli, il che significa che noi facciamo agire tutti in sicurezza. Credo che le restrizioni debbano avere un senso e il rispetto dei protocolli significa fare azioni quotidiane che non sono pericolose. Quindi: chiusure e comportamenti mirati a evitare i contagi, invece che chiusure indiscriminate che hanno un'efficacia nel controllo della curva dei contagi ma che rischiano di danneggiare in maniera devastante la nostra economia. E' il caso del parrucchiere, dell'estetista, del ristorante a cena, non si capisce perché possa agire in un determinato modo a pranzo e non a cena''. Così è intervenuto Francesco Acquaroli, presidente della regione Marche, a 24 Mattino su Radio 24.

Le regole della zona arancione

La conferma dell'arancione prevede le stesse regole degli ultimi giorni. Scuole aperte al pari di negozi e attività al pubblico come i parrucchieri; bar e ristoranti operativi solo per asporto e consegna a domicilio; palestre e piscine ancora chiuse; attività motoria e fisica consentita ma senza contatto. Sono alcune delle norme principali per la regione al plurale, dove ovviamente resta in vigore il coprifuoco notturno dalle 22 fino alle 5.

Consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune per fare a visita ad amici e parenti, ma una sola volta al giorno verso un'unica abitazione privata. Possibile raggiungere la seconda casa anche fuori comune o perfino regione, ma senza altri nuclei familiari, purché sia stata affittata o acquistata prima dello scorso 14 gennaio.

Quanto allo shopping, non ci sono limitazioni per i negozi, eccezion fatta per i centri commerciali, le cui attività all'interno devono restare ferme sabato e domenica, oltre a festivi e prefestivi (ad eccezione di esercizi come supermercati e farmacie e di altri esercizi di prima necessità). 

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