Mare Emilia Romagna, pranzi, cene e sport. Ecco cosa si potrà fare in spiaggia

La Regione si appresta a varare il protocollo sull’avvio della stagione balneare. Tramonta la proposta di assumere gli steward

La Regione vuole autorizzare pranzi e cene sotto l’ombrellone

La Regione vuole autorizzare pranzi e cene sotto l’ombrellone

Rimini, 7 maggio 2020 - In spiaggia si potrà tornare probabilmente dal 18 o dal 25 maggio. L’inizio della stagione balneare partirà qualche giorno dopo. Ma prima di sfornare date, e di emanare l’ordinanza balneare, la Regione vuole definire nei dettagli i protocolli di sicurezza che andranno osservati in spiaggia. Questione di giorni: la prima bozza del protocollo c’è già e recepisce, in buona parte, le proposte avanzate dalle principali associazioni degli operatori balneari in Emilia Romagna.

LEGGI ANCHE Spiagge, verso la riapertura a fine maggio Spiaggia e Coronavirus, tutte le regole per andare al mare in sicurezza - Test sierologici, dove farli in Emilia Romagna 

Uno dei punti fermi è la distanza tra gli ombrelloni. Per la Regione la proposta fatta dalle categorie, ovvero uno spazio di almeno 10,5 metri quadrati ogni ombrellone, è adeguata. L’altra novità sarà la possibilità di mangiare ovunque in spiaggia. Rimini e altri comuni hanno già avanzato questa richiesta, per garantire il distanziamento sociale e permettere pure agli alberghi di far pranzare e cenare i clienti negli stabilimenti, laddove le sale ristorante non siano sufficienti a garantire i coperti per effetto delle nuove norme imposte.

LEGGI ANCHE Tosi: "Ricorro al Tar contro ordinanza Emilia Romagna" - Il sogno dei bagnini? "IAprire l’ultima settimana di maggio"

La proposta a cui sta lavorando l’assessore al Turismo Andrea Corsini, al vaglio del collega alla Sanità e del comitato scientifico regionale per l’emergenza Covid, è autorizzare i pranzi e le cene sotto l’ombrellone e anche in altre aree della spiaggia, attraverso il servizio di consegna fornito da bar e ristoranti.

La Regione darà poi la possibilità ai comuni di ampliare (per quanto possibile) le concessioni degli stabilimenti balneari, per avere così maggiori superfici a disposizione in cui poter piantare ombrelloni e gazebo. Una concessione temporanea, limitata a questa stagione, per andare incontro agli operatori balneari. Per quanto riguarda l’ipotesi di imporre l’impiego di steward per far rispettare le regole anti-contagio in spiaggia, pare tramontato l’obbligo di questa figura. O meglio: i bagnini saranno invitati a dotarsi di queste figure, che potranno individuare tra i loro collaboratori.

Resta per ora vietato l’accesso in spiaggia, ma da oggi chi pratica sport nautici potrà di nuovo tornare in mare, per effetto della nuova ordinanza firmata dalla Regione. E già ieri in serata il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha recepito il provvedimento, consentendo "windsurf, attività subacquee, canoa, canottaggio, pesca, vela" e ancora le uscite in mare per i diportisti "con barche a vela e a motore". L’accesso al mare dovrà avvenire dalla darsena, dai circoli velici o dalle spiagge libere "attraverso corridoi segnalati". Era proprio quello che chiedeva Franco Santolini, presidente del Club nautico e della Consulta del porto: "Bene hanno fatto Regione e Comune ad accogliere le nostre richieste".

Ma la nuova ordinanza regionale firmata da Bonaccini non si limita agli sport nautici. Si potranno praticare sport individuali (come il ciclismo) in tutto il territorio regionale. Non solo: potranno riaprire i circoli tennis, ma solo per partite di singolare e impianti sportivi all’aperto dove praticare sport individuali. Restano chiuse palestre e piscine. Lo sport e l’attività motoria si potranno fare anche con i conviventi, ma sempre rispettando le distanze di sicurezza. Cambiano anche le regole per gli spostamenti: si potrà andare a fare la spesa in tutto il territorio regionale, anche in coppia, e lo stesso vale per chi raggiunge la seconda casa per fare lavori di manutenzione. ma.spa.