Marketing multilivello: promettevano facili guadagni, chiesti quasi 30 anni di carcere

Oltre 31mila euro di multa per 13 dei 17 imputati del processo sul sis tema messo in piedi fino al 2018 da We Work per vendere i prodotti dell’azienda Vitha Group

Mario Pulcini e, a destra, la pm Sara Posa

Mario Pulcini e, a destra, la pm Sara Posa

Ascoli, 14 marzo 2023 – Ventotto anni e dieci mesi di reclusione, oltre a 31.000 euro di multa: è il conto complessivo presentato dal pubblico ministero Sara Posa a 13 dei 17 imputati del processo al sistema di marketing multilivello messo in piedi fino al 2018 da We Work, società (ora fallita) che aveva sede a Pievesestina di Cesena, per vendere i prodotti dell’azienda abruzzese Vitha Group: caffè, materassi, stuoie antalgiche, purificatori d’aria e altro.

L’accusa più pesante è associazione per delinquere finalizzata alla truffa: attraverso inserzioni e col passaparola venivano reclutati aspiranti manager che, con il miraggio di guadagni facili e sostanziosi, entravano in un meccanismo che li induceva a vendere i prodotti a parenti, amici e ad acquistarli direttamente per raggiungere gli obiettivi di fatturato e reclutare aspiranti manager da inserire nel gradino più basso della piramide per essere spinti verso la cima.

L’imputato principale è Mario Pulcini, 43 anni, residente ad Acquaviva Picena, ma abitante a Montiano (difeso dagli avvocati Roberto Brunelli e Cinzia Felici di Pesaro). Per lui, perno dell’organizzazione, sono stati chiesti 7 anni di reclusione e 22.000 euro di multa. Per sua sorella Paola Pulcini, 53 anni, residente a Ripatransone di Ascoli Piceno (difesa dall’avvocato Alberto Giammarini di Fermo) la richiesta è stata di 8 mesi di reclusione.

Altri tre imputati di rilievo sono Perez Luis Victor Pellegrino, 34 anni, residente a Mercato Saraceno (difeso dagli avvocati Antonio Baldacci e Davide Milanesi) per il quale sono stati chiesti 3 anni e 6 mesi di reclusione e 7.000 euro di multa, Giovanni Marchetti, 59 anni, abitante a Ripatransone (difeso dall’avvocato Giorgio Mambelli di Cesena), e Alessandra Ladeira Ribeiro, 52 anni, brasiliana residente a Cesena (difesa dall’avvocato Vittorio Manes) per i quali il pubblico ministero ha chiesto 3 anni e 4 mesi di reclusione.

Poi ci sono Gian Marco Gramellini, 46 anni, di Ravenna (difeso all’avvocato Carlo Ambrosini di Brescia), 2 anni di reclusione; Mattia Feminella, 45 anni, abitante a Meldola (difeso dall’avvocato Carlo Ambrosini), 1 anno e 9 mesi di reclusione; stessa pena chiesta per Carmine Scatorchia, 53 anni, abitante a Cesena (difeso dall’avvocato Piercarlo Bertolazzi di Genova). Per Irene Mastromatteo, 56 anni, residente a Rimini (difesa dall’avvocato Carlo Ambrosini) sono stati chiesti 18 mesi di reclusione; per Angelo Daniele, 53 anni, e abitante a Rimini (difeso dall’avvocato Pasquale Delli Paoli di Rimini) 15 mesi. Un anno di reclusione è stato sollecitato per Massimo Palumbo, 44 anni, residente a Rimini (difeso dall’avvocato Anna Notari di Rimini), e Lorenzo Graziani, 30 anni, abitante a Castrocaro Terme (difeso dagli avvocati Jonata Peperoni di Forlì e Filippo Pagliai di Milano); infine per Chiara Ricci, 31 anni, di Mercato Saraceno (difesa dagli avvocati Antonio Baldacci e Davide Milanesi) è stata chiesta la condanna a 9 mesi di reclusione.

L’assoluzione è stata invece chiesta per Giuliano Battistini, 58 anni, di Cesena (difeso dall’avvocato Carlo Ambrosini); Alessandro Cavalli, 64 anni, di Faenza (difeso dall’avvocato Nicola Montefiori); Salvatore De Rosa, 40 anni, di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno (avvocato Andrea Vagito di Nocera Inferiore), e Francesca Salvucci, 31 anni, abitante a Macerata (difesa dall’avvocato Agostina Napolitano di Fermo).

Nell’udienza di ieri davanti al collegio giudicante formato da Monica Galassi (presidente), Ilaria Rosati e Marco De Leva, dopo la requisitoria del pubblico ministero sono iniziate le arringhe dei difensori che proseguiranno il 4 aprile e si concluderanno il 13 aprile, quando è prevista la sentenza.