Mascherine al lavoro, cade l'obbligo. Incentivo allo smart working

Resta in vigore la raccomandazione della Ffp2 in certi contesti. Decideranno le aziende. Le nuove regole

Bologna, 30 giugno 2022 - Caldo torrido, inizio delle vacanze estive, esasperazione dopo due anni di pandemia: un mix che rende gli italiani 'allergici' all'argomento Covid. Ma purtroppo i dati sui contagi sono tornati a crescere in modo preoccupante, con la variante Omicron 5, super infettiva, che galoppa come neanche a marzo. E si torna a parlare di marcherine al lavoro. Siglato il nuovo protocollo per le misure anti covid nei luoghi di lavoro che non prevede l'obbligo di mascherine ma le raccomanda in particolari contesti. Nel caso dei lavoratori fragili si può anche configurare una specifica prescrizione del medico competente proprio all'uso della mascherina FFp2 ritenuto "un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative".

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Mascherina al lavoro? Oggi si decide
Mascherina al lavoro? Oggi si decide

Sommario

Mascherina al lavoro

Mascherine FFp2 nei luoghi di lavoro privati, incentivo allo smart working, ritenuto "utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti" e misurazione della temperatura all'ingresso, che non deve superare i 37 gradi e mezzo. Queste le misure che nei luoghi di lavoro privati serviranno a contrastare il virus alla luce dell'andamento della pandemia in Italia dove prosegue la progressiva e costante risalita dei contagi.

Ffp2 raccomandate nel privato

Le mascherine filtranti Ffp2, restano quindi un punto di riferimento fondamentale, come era stato già stabilito per i lavoratori nel pubblico, anche per i dipendenti del settore privato. Il datore di lavoro dovrà assicurare la disponibilità di Ffp2 "al fine di consentirne ai lavoratori l'utilizzo nei contesti a maggior rischio". Sarà ancora compito del datore individuare "particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente".

Temperatura all'ingresso

Oltre all'obbligo di controllo della temperatura all'ingresso il lavoratore con la febbre dovrà comunicarlo subito al datore di lavoro e queste regole varranno anche per i lavoratori esterni come quelli che in appalto (fornitori, addetti alla pulizia o alla vigilanza). Prevista poi la sanificare periodica dei locali e delle postazioni di lavoro. Stabilita inoltre, nella bozza del protollo che dovrebbe restare in vigore fino a fine ottobre, la necessità di ingresso e uscite scaglionate se possibile e la ventilazione continua dei locali. Nessun cambiamento invece per le norme contro il Covid e la tutela dei lavoratori fragili nella pubblica amministrazione.

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Smart working

"Le indicazioni delle Funzione Pubblica non sono infatti cambiate", ha fatto sapere in una nota il ministero guidato da Renato Brunetta. E per il futuro il ministro del lavoro Andrea Orlando, ha spiegato di ritenere che "lo smart working non sarà usato come nei mesi del lockdown", ma che comunque sarà utilizzato più di quanto avveniva prima. Le misure aggiornate, s'inseriscono in un contesto profondamente mutato rispetto a qualche settimana fa, che non interessa solo l'Italia. Tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si aspetta "alti livelli" di Covid-19 quest'estate in Europa e ha chiesto un attento monitoraggio del virus dopo che i casi giornalieri sono triplicati nell'ultimo mese. 

La nuova ondata colpa di Omicron 5

A spingere in alto i numeri della nuova ondata è la sottovariante BA.5 di Omicron, molto più trasmissibile rispetto alle versioni del virus SarsCoV2 che hanno circolato finora, tanto che l'indice di contagio Rt ha ormai raggiunto il valore di 1,4 secondo i siti che calcolano questo valore sulla base di indicatori e criteri diversi rispetto a quelli adottati dall'Istituto Superiore di Sanita (Iss) e che permettono di avere valori più aggiornati.  Fisici e statistici del sito CovidTrends indicano il valore 1,4 per l'indice equivalente a Rt, il Covindex, con un tempo di raddoppio dei casi indicato in 17 giorni; il sito CovidStat,dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), indica il valore di Rt pari a 1,44, con un margine di incertezza compreso fra 1,81 e 1,15 e un'affidabilità del 95%; il tempo di raddoppio indicato è di 11 giorni. È di 1,23 il valore di Rt al 28 giugno indicato sul suo sito dal fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento. 

L'aumento dei ricoveri: i dati Fiaso

Quanto ai dati della Fiaso sui ricoveri per Covid, è del 17,7% l'aumento segnalato dalla rete degli ospedali sentinella al 28 giugno. A incidere sul rialzo sono i pazienti ricoverati nei reparti ordinari che aumentano complessivamente del 20,9%. Pesano, in particolare, i ricoverati Per Covid ovvero con sindromi respiratorie e polmonari che salgono del 34,5%, mentre i Con Covid, cioè coloro che arrivano in ospedale per altre malattie e vengono trovati incidentalmente positivi, salgono del 10%. Per il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, sull'aumento dei ricoveri incide il tempo trascorso dall'ultima vaccinazione.