Mercatone Uno, l'assessore regionale: "Risorse per i lavoratori in difficoltà"

L'assessore Palma Costi: "Ma Inps e governo devono fare in fretta con Tfr e ammortizzatori"

Mercatone Uno

Mercatone Uno

Bologna, 14 giugno 2019  - Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive, nei giorni scorsi ha scritto all’Abi per chiedere di sospendere le rate dei mutui per i lavoratori di Mercatone Uno (450 in regione, 200 nel Bolognese).

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«La situazione dei lavoratori Mercatone è unica nel panorama nazionale. Non hanno diritto agli ammortizzatori né le condizioni per potersi licenziare per giusta causa e cercare un altro lavoro. Da fine maggio sono in un limbo, dove non funzionano nemmeno i provvedimenti automatici di salvaguardia, mentre chi ha gli ammortizzatori o è disoccupato ha la sospensione di mutui e prestiti. Abbiamo fatto pressing su banche e Abi perché accedessero in modo autonomo alla sospensione di mutui e prestiti. L’Abi nazionale ha risposto in termini positivi. Intesa Sanpaolo, Banca di Piacenza, Banca di Imola hanno risposto. Ci aspettiamo un’azione identica anche dagli altri».

Palma Costi
Palma Costi

Su che altre direttrici vi muovete?

«Ho parlato con l’Inps nazionale, l’abbiamo sollecitata perché è fondamentale che siano liquidati subito i Tfr. E ci siamo attivati per trovare una misura a favore dei Comuni per il sostegno economico ai lavoratori in questa situazione di sospensione, per tamponare le situazioni di emergenza che possono nascere. La delibera prevederà risorse a favore dei Comuni esclusivamente per il sostegno economico. La situazione varia da famiglia a famiglia, ma per alcune il Mercatone era l’unica fonte di reddito. Le persone il problema l’hanno oggi, non tra dieci giorni».

Intanto i commissari si sono dimessi.

«Non voglio entrare nel merito di ciò che si decide a livello nazionale, ma bisogna che il governo proceda subito a formalizzare gli ammortizzatori. Il processo di nomina ed insediamento del nuovo commissario doveva già essere stato fatto. Quando sono stata a Roma ho chiesto di retrocedere immediatamente dalla procedura e fare subito l’accordo per la cassa: i lavoratori non possono continuare ad aspettare. E dato che la nuova amministrazione straordinaria dovrà occuparsi di vendere Mercatone Uno, più stanno chiusi meno rendono appetibili questi punti. La ripresa dev’essere velocissima».

Mercatone è in crisi da molti anni. Ha ancora valore?

«Io questo lo chiedo al governo. Ma quando si torna in amministrazione straordinaria, lo si fa per rimettere in circolo il bene. L’Inps deve pagare subito e la procedura straordinaria va fatta per traghettare in un’altra situazione il Mercatone. Il ministro ci ha chiesto, e noi l’abbiamo data, disponibilità a lavorare con lui, ma bisogna fare la procedura. Non basta scriverlo o dirlo».

Intanto l’ad di Shernon Holding è indagato per bancarotta fraudolenta. Come si è potuti arrivare a questo?

«Ci sarà tempo per fare le valutazioni, il ministero farà le sue. Oggi sto sul pezzo che mi chiedono lavoratori e sindacati. Tutto il resto si farà dopo. Bisogna pagare il Tfr e far partire gli ammortizzatori. E questo compete al governo. Noi più di così non possiamo fare. Il governo deve accelerare».