Indice Rt Emilia Romagna, Marche e Veneto: Italia all'1,1

Tutto il Paese rimane in zona bianca. Aumenta però l'occupazione dei posti letto negli ospedali

L'indice Rt nazionale è all'1.1

L'indice Rt nazionale è all'1.1

Bologna, 20 agosto 2021 - Scende ancora l'indice Rt, ma aumentano lievemente l'incidenza dei casi e l'occupazione dei posti letto negli ospedali. Questo è quanto emerge dal nuovo monitoraggio settimanale prodotto dall'Istituto superiore di Sanità e dal Ministero della Salute per il periodo 9-15 agosto.

Covid oggi in Emilia Romagna, il bollettino del 20 agosto 2021. Dati e contagi

Rispetto alla scorsa settimana, a livello nazionale, l'indice Rt passa dall'1.27 all'1.1, con l'incidenza che sale da 68 a 69 contagi ogni 100mila abitanti. Quest'ultima è riferita alla settimana 9-15 agosto. C'è poi l'incidenza del periodo 13-19 agosto che riporta il dato di 74. Anche se nessuna regione supera la soglia dei ricoveri in ospedale, i posti letto occupati sono in aumento. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 4,9%, con il numero di pazienti che passa da 322 (10/08/2021) a 423 (17/08/2021). Cresce anche il tasso di occupazione in aree mediche, che tocca il 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.880 (10/08/2021) a 3.472 (17/08/2021).

Nessuna regione passerà in zona gialla, nemmeno la Sicilia - la regione con la situazione più critica tra ospedali e incidenza dei casi - e nemmeno Emilia Romagna, Marche e Veneto. Anzi, se Emilia Romagna e Marche sono considerate regioni a rischio moderato, il Veneto, assieme a Lazio e Lombardia, rientra nella fascia di rischio bassoI dati del nuovo monitoraggio settimanale a livello nazionale - Covid Emilia Romagna, il bollettino del 19 agosto 2021. 576 contagi e 3 morti -  Zona gialla: la Sicilia si salva - L'epidemiologo: "Nessuna impennata dei contagi" - Garattini: "Terza dose? Prima i Paesi poveri. Solo così fermeremo le varianti"

Su ospedali impatto limitato, ma in aumento

Se nessuna regione passerà in zona gialla, nemmeno la Sicilia - che presenta la situazione più critica fra tutte le regioni -, quello che preoccupa i tecnici di Iss e Ministero è la situazione negli ospedali. "L'attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica", è quanto si legge nella bozza del nuovo report. 

Indice Rt

Da ormai due settimane l'indice Rt nazionale continua a scendere, così come quelli di Emilia Romagna, Marche e Veneto. La media nazionale, la scorsa settimana, era all'1.27, quella precedente era all'1.56. Nel nuovo monitoraggio settimanale, che considera il periodo 28 luglio-10 agosto, è invece all'1.1

L'Emilia Romagna, la scorsa settimana aveva un indice di contagio a 1,21 ed era già in calo, questa settimana è sceso a 1,07. In discesa anche i valori in Veneto: la settimana scorsa era a 1,16 e questa settimana scende sotto l'1 con un buon 0,98. Situazione quasi stabile nelle Marche, dove la settimana scorsa era a 1,86 e questa settimana è rimasto a 1,8. 

Ecco gli indici Rt regione per regione:

Abruzzo 1,16 (1,04 - 1,29) Basilicata 1,24 (0,89-1,7) Calabria 1,09 (0,94-1,25) Campania 1,28 (1,22-1,35) Emilia Romagna 1,07 (1,03-1,11) Friuli Venezia Giulia 1,15 (1,04-1,25) Lazio 0,78 (0,75-0,82) Liguria 1,04 (0,96-1,12) Lombardia 0,99 (0,95-1,03) Marche 1,8 (1,6-2,01) Molise 0,27 (0,06-0,6) Piemonte 0,99 (0,91-1,07) Provincia autonoma di Bolzano 0.96 (0,78-1,15) Provincia autonoma di Trento 1 (0,85-1,19) Puglia 1,35 (1,25-1,42) Sardegna 0,95 (0,89-1,01) Sicilia 1,16 (1,12-1,2) Toscana 1,18 (1,12-1,22) Umbria 0,94 (0,86-1,02) Valle d'Aosta 2,21 (1,73-2,77) Veneto 0,98 (0,94-1,02)

La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (33% vs 32% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

Variante Delta, Iss: "Completare vaccinazioni e continuare a tracciare"

Nella bozza del nuovo monitoraggio settimanale, Iss e Ministero dell'Interno fanno il punto sulla diffusone della Variante Delta. "La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia", scrivono i tecnici. "Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed è associata a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale". Questo è quanto si legge nella bozza del report, secondo cui "una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità". Inoltre "è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale".

Incidenza

Rispetto al monitoraggio della scorsa settimana, nel nuovo report relativo l'incidenza dei positivi a livello nazionale tra il 9 e il 15 agosto cresce lievemente, passando da 68 a 69 casi ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda invece il dato in tempo reale, stando al dato di ieri, l'incidenza è sostanzialmente stabile rispetto a una settimana fa (74 contro 73).

Ecco i valori aggiornati dell'incidenza, regione per regione:

Abruzzo 50.57 Basilicata 64.47 Calabria 58.42 Campania 59.46 Emilia Romagna 85.48 Friuli Venezia Giulia 41.04 Lazio 55.97 Liguria 69.74 Lombardia 38.78 Marche 72.13 Molise 23.27 PA Bolzano 53.21 PA Trento 51.03 Piemonte 35.87 Puglia 42.09 Sardegna 117.32 Sicilia 147 Toscana 128.01 Umbria 97.11 Valle d'Aosta 52.46 Veneto 75.82

Terapie intensive

A livello nazionale, cresce l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, che sale al 4,9%. In attesa dei dati regione per regione, a ieri, giovedì 19 agosto, in Emilia Romagna il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 6%, mentre nelle Marche e in Veneto si è fermato al 4%.

Reparti Covid

Per quanto riguarda le aree mediche, ossia i reparti non intensivi, il tasso di occupazione italiano sale al 6,2%. A ieri, in Emilia Romagna l'occupazione dei reparti ospedalieri è al 6%, nelle Marche è al 5%, mentre in Veneto è al 3%.

A destare particolare attenzione è la Sicilia che ha sforato ampiamente la soglia del 15% con il 16,5%, seguita, ma dentro soglia, dalla Calabria con 13,8%, Sardegna (9,9%) e Basilicata (9,6%). La Campania registra un tasso di 8,5%, il Lazio di 7,9%, l'Umbria 6,6% e la Toscana 6,1%.

La regione con il più basso tasso di occupazione in area medica è il Friuli Venezia Giulia con il 2%. Basso anche in Piemonte con 2,3%. 

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