DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Morire in pochi minuti per una reazione allergica a un farmaco, il medico: “Casi rari”

Morto a 35 anni nel Maceratese, la dottoressa Nucera spiega come si possono prevenire gli episodi più gravi e come si scoprono le allergie

Eleonora Nucera, direttrice del Servizio di allergologia del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma

Eleonora Nucera, direttrice del Servizio di allergologia del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma

Un uomo di 35 anni è morto in casa dopo aver assunto dei farmaci: l'ipotesi è shock anafilattico.

Professoressa Eleonora Nucera, si può morire in pochi minuti per una reazione allergica a una medicina? "Sì. Questi casi sono rari, ma possono verificarsi. L'anafilassi fatale colpisce lo 0,001% della popolazione europea. Parliamo di una reazione grave che può coinvolgere più organi, come l'apparato respiratorio, cardiaco, gastro-intestinale, la cute e può portare alla morte rapidamente", risponde la direttrice del Servizio di allergologia del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma.

E i casi in cui si sopravvive?

"L'anafilassi in genere colpisce lo 0,3% della popolazione europea".

Quali sono le cause di una reazione allergica?

"Le cause più frequenti di anafilassi sono il veleno degli imenotteri, gli alimenti, i farmaci e il lattice. Le reazioni allergiche sono dose indipendenti, basta cioè anche un contatto con dosi minime di allergene, sostanza solitamente innocua per la maggior parte delle persone, per scatenare, in soggetti predisposti, sintomi cutanei, respiratori, gastrointestinali, fino a esitare nello shock anafilattico".

Come si possono prevenire questi episodi?

"Se il paziente sa di essere allergico,deve portare sempre con se un kit di pronto soccorso con antistaminici, cortisonici e adrenalina autoiniettabile da assumere in caso di reazione”.

E di fronte a un fastidio durante una terapia farmacologica?

"A volte il paziente non collega la reazione al farmaco, pertanto alla successiva assunzione rischia di avere una reazione ancora più grave rispetto a quella precedente. In caso di sintomi di tipo allergico si deve sospendere subito il farmaco, assumere una terapia antistaminica e cortisonica, o una delle due, in base alla gravità della manifestazione clinica e segnalare l'episodio al medico curante e poi rivolgersi a un allergologo".

Come comportarsi con gli alimenti?

"In caso di allergia alimentare si deve evitare l’alimento incriminato e tutti i cibi che lo contengono anche in tracce".

Qual è l'incidenza delle varie allergie?

"L'allergia respiratoria coinvolge il 25% della popolazione, quella ai farmaci il 7%, e quella alimentare oscilla tra il 6 e l'8%".

Come si scopre un'allergia?

"Con i test cutanei e con esami del sangue specifici".