Romano Mussolini Lazio: il pronipote del Duce gioca nella Primavera

Il giovane, neo 18enne, fa il terzino ed è figlio di Alessandra: "Rischio strumentalizzazioni? Nulla da commentare. Lui non vuole alcun tipo di intromissione"

Alessandra Mussolini

Alessandra Mussolini

Forlì, 3 febbraio 2021 - Da qualche settimana c'è un Mussolini convocato nella Primavera della Lazio. Romano Fiorani Mussolini, 18 anni appena compiuti, è figlio di Alessandra ed è pronipote del Duce, Benito Mussolini. Mentre suo nonno era Romano, quarto figlio del Duce e grande musicista jazz. Infatti, proprio da suo nonno, il giovane Mussolini ha ereditato il nome. 

Tutto questo non pesa però al giovane Mussolini che non ha alcun interesse nei confronti della politica e pensa solo al calcio. Di ruolo fa il terzino destro, ma gioca anche da centrale difensivo. Il giovane, bravo a scuola (frequenta l'ultimo anno del St George British School), vuole diventare un calciatore professionista.

Alessandra Mussolini: "Strumentalizzazioni? No comment"

"Rischio strumentalizzazioni? Non c'è nulla da commentare, è un tema da cui preferisco stare fuori. Sulla sua vita e sulle sue cose, mio figlio non vuole alcun tipo di intromissione", lo ha detto la madre Alessandra Mussolini, nipote del Duce, commentando la notizia di suo figlio.

Bianchessi: "Il cognome non influisce, è un bravo ragazzo"

Ne tesse le lodi Mauro Bianchessi, responsabile delle giovanili bianconcelesti, ex Milan e Atalanta da tre anni alla corte di Claudio Lotito. "Un ragazzo veramente umile, un grandissimo lavoratore che non si è mai lamentato anche se per due anni non ha giocato un minuto - dice Bianchessi -. A me piaceva e piace ancora, è un tardivo, un longilineo, e i longilinei arrivano sempre dopo. Si è guadagnato i galloni prima con l'under 17 e poi con l'under 18, secondo me non è ancora pronto ma ha ancora margini di crescita e può uscire un giocatore vero".

"Un problema il suo cognome? Non ho mai parlato con i genitori, non si sono mai interessati dell'andamento sportivo del ragazzo - assicura Bianchessi - Per me il cognome non influisce, in campo va chi merita. E' n bravo ragazzo, faceva parte già del gruppo prima che arrivassi io. E' molto bravo a scuola, dimostra grande intelligenza".