'Ndrangheta, operazione tra Emilia Romagna e Calabria: arrestato candidato alla Camera

C'è anche Francesco Patamia, presidente e fondatore del partito 'Europei Liberali' e in lizza nelle ultime elezioni con la lista 'Noi moderati'; 23 misure cautelari

Bologna, 26 ottobre 2022 - Eseguite dalla Guardia di Finanza di Bologna - tra Emilia-Romagna e Calabria - 23 misure cautelari personali e sequestrato un patrimonio da 30 milioni nei confronti di soggetti, affiliati alla 'Ndrangheta, indagati per bancarotta fraudolenta, estorsioni, violenza e minacce. Nel dettaglio, un centinaio di militari del Comando Provinciale di Bologna, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e l'aiuto di personale dei Comandi Provinciali di Milano, Forlì-Cesena, Reggio-Calabria, Vibo Valentia e Chieti, stanno eseguendo misure cautelari personali a carico di 23 persone considerate affiliate alle 'ndrine dei 'Piromalli' di Gioia Tauro e dei 'Mancuso' di Limbadi e procedendo anche al sequestro di conti correnti, beni immobili e quote societarie per 30 milioni I particolari dell'operazione saranno spiegati in una conferenza stampa in programma alle 12 nella sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di in Bologna.

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Guardia di Finanza (archivio)
Guardia di Finanza (archivio)

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C'è anche Francesco Patamia, presidente e fondatore del partito 'Europei Liberali' e candidato alla Camera nelle ultime elezioni con la lista 'Noi moderati' di Maurizio Lupi nel collegio di Piacenza, tra le persone coinvolte nell'inchiesta della Dda di Bologna, che questa mattina ha consentito alla Guardia di Finanza di Bologna di eseguire -appunto 23 misure cautelari. Patamia è stato arrestato e si trova in carcere, così come il padre Rocco.