MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Nero Giardini guarda a oriente "A Seul il nostro test sull’Asia"

Il proprietario Bracalente: "Dopo la Corea guardiamo con interesse al Giappone"

Nero Giardini guarda a oriente  "A Seul il nostro test sull’Asia"

Nero Giardini guarda a oriente "A Seul il nostro test sull’Asia"

MONTE SAN PIETRANGELI (Fermo)

Alla conquista dei mercati asiatici. Questo l’obiettivo che si è dato Enrico Bracalente titolare del brand ‘Nero Giardini’, "anche perché in Europa siamo già molti forti e ben posizionati in tutti i paesi ed in Belgio, per quello che riguarda le calzature di target medio e medio alto, siamo tra i tre principali player".

Alla conquista dell’Asia partendo da dove?

"Grazie anche al lavoro che sta facendo mio figlio Alessandro, abbiamo aperto con un partner locale il primo grande negozio nel cuore di Seul. Sono passati alcuni mesi per cui vogliamo vedere come risponde il mercato dopodiché potremmo aprire anche altri grandi negozi. Ma prima vogliamo testare il mercato perché vogliamo il passo secondo la gamba".

Solo Corea?

"No perché ci sono degli sviluppi anche per quello che riguarda il mercato giapponese che ci interessa molto. Da tempo abbiamo dei contatti con partner che sono interessati e potremmo andare a concretizzare, forse mettendo già nero su bianco, il 17 di questo mese alla fiera della calzatura, il Micam di Milano dove abbiamo degli incontri".

Cina niente?

"No, perché abbiamo tentato quella strada ma non è stata una scelta felice. Anche perché l’importante in queste cose è trovare l’uomo giusto al posto giusto. In Cina non è andata così".

Potenziare l’export in previsione di una possibile caduta della domanda interna?

"La caduta della domanda non è un problema che riguarda solamente l’Italia, ma tutta l’Europa e forse il mondo. Perché tra costi dell’energia e caro vita il portafoglio delle famiglie è più sottile. Per questa ragione stiamo puntando forte sull’export".

Ora, su un fatturato di 130 milioni di euro nel 2022, quanto valgono le esportazioni?

"Circa il 30 per cento del totale ma sappiamo che le aziende più floride arrivano a toccare un 50 ed anche un 60 per cento e noi puntiamo ad avvicinarci a queste cifre".

Solo calzature uomo-donna?

"No perché siamo anche entrati nel mondo degli accessori e con buoni risultati. Una scelta che ci sta dando soddisfazioni. Facciamo e abbiniamo le borse alle scarpe e per gli uomini le cinte. E contiamo anche di andare a produrre la piccola pelletteria".

Si gioca in casa...

"Direi proprio di sì perché il nostro distretto è leader a livello mondiale nel settore della lavorazione della pelle. Qui ci sono tutti i più grandi marchi della moda del mondo. Noi abbiamo 4 centri di stile esterni, ed all’interno dell’azienda anche un team con 15 modellisti".

Come chiuderà la Nero Giardini questo 2023 che corre ormai in discesa?

"Abbiamo chiuso la semestrale con un più 12 per cento. Che speriamo di mantenere fino alla fine dell’anno. Direi che sta andando bene tenendo conto del caro vita che sta incidendo sulla vita delle famiglie".