Novavax, quando arriva il vaccino che piace agli indecisi

Le dosi dovrebbero essere consegnate a febbraio, ma il 15 scatta l'obbligo per gli over 50 e il Green pass viene emesso a 15 giorni dalla prima dose

Bologna, 15 gennaio 2022 - Tutti aspettano il vaccino anti Covid Novavax, quello che (si spera) può convincere anche i No vax a immunizzarsi (qui come funziona). Il via libera dell'Ema è arrivato ormai da un po', il 20 dicembre, e la promessa del sottosegretario Costa era che le dosi - tre milioni - sarebbero state disponibili a gennaio. Ma i tempi si stanno allargando in modo preoccupante, tanto che il siero potrebbe non essere disponibile in Italia quando scatterà - il 15 febbraio - l'obbligo vaccinale per gli over 50. 

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Non è un problema solo italiano: la Germania (che aspetta con 1,75 milioni di fiale) annunciava ieri che le forniture di Novavax arriveranno il 21 febbraio, ed è difficile immaginare che da noi saranno pronte un mese prima. Più ottimista l'assessore alla Sanità del Lazio, che  ora spiega: Novavax "doveva arrivare a fine mese, ma la consegna è stato spostata alla prima decade di febbraio". 

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Novavax, il vaccino anti Covid che potrebbe convincere gli indecisi
Novavax, il vaccino anti Covid che potrebbe convincere gli indecisi

Il Novavax e l'obbligo vaccinale

L'idea è che gli indecisi del vaccino, almeno gli over 50 per i quali è obbligatorio, possano accettare di farsi immunizzare con Novavax e ottenere così il Green pass. Peccato che, per ottenere il certificato verde, bisogna attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino inoculata. Facendo due conti, quindi, se le dosi di Novavax dovessero arrivare il 10 febbraio, anche i primi vaccinati avranno l'agognato Green pass solo il 25 febbraio, ovvero 10 giorni dopo l'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale.

Perché Novavax può convincere gli indecisi

La tipologia del vaccino Novavax, non basato sulla tecnologia M-Rna - come Pfizer e Moderna - ma assimilabile ai vaccini contro l'influenza, potrebbe convincere gli scettici a farsi vaccinare. Il preparato Novavax è fatto con copie coltivate in laboratorio della proteina spike che riveste il coronavirus. Dopo la vaccinazione il sistema immunitario sviluppa anticorpi contro questa proteina ed è in grado di difendersi dal virus vero in caso di attacco. 

Novavax, quanto è efficace

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), quando diede l'ok a vaccino Nuvaxovid (questo il nome del preparato dell'azienda farmaceutica statunitense Novavax) aveva spiegato che "i dati disponibili hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale".  L'azienda produttrice, inoltre, aveva parlato di "'un'ampia reattività contro Omicron e altre varianti circolanti da un regime primario a 2 dosi, con risposte che sono aumentate dopo una terza dose a sei mesi".

L'immunologo Minelli: con Novavax obbligo per tutti

Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, ha una proposta: estendere l'obbligo di vaccino anti Covid a tutta la popolazione, attendendo "l'avvio della vaccinazione con il nuovo prodotto di Novavax, lasciando così ai dubbiosi la facoltà di optare per una tipologia di vaccino piuttosto che per un'altra. Sarebbe, a mio avviso, un magnifico esempio di democrazia partecipata e sensibile alle istanze di tutti. E sarebbe anche la fine degli appigli senza scusanti".  L'obbligo vaccinale, ragiona l'immunologo, "avrebbe potuto contenere i danni di una pandemia senza precedenti se consideriamo che mai, in passato, era stata registrata in così poco tempo nel corso di una epidemia la comparsa di tante micidiali mutazioni com'è accaduto per la Covid-19".