Nuovo decreto 23 dicembre, cabina di regia: le ipotesi della stretta di Natale

Riduzione della durata del Green pass, obbligo mascherine anche all'aperto, tampone per i vaccinati: si discutono ulteriori restrizioni per contenere la diffusione del Covid

Roma, 22 dicembre 2021 - "L'arrivo della variante Omicron, molto più contagiosa delle precedenti ha aperto una nuova fase della pandemia. Domani faremo una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base dei dati epidemiologici". Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo ha detto senza mezzi termini nella tradizionale conferenza stampa di fine anno. E la stretta di Natale e Capodanno per arginare l'avanzata della variante e i contagi in forte aumento (ieri i nuovi casi in Italia hanno superato quota 30mila), arriverà proprio con un nuovo decreto che sarà approvato domani, 23 dicembre, e dovrebbe entrare in vigore da lunedì 27 dicembre.

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L'incontro è previsto alle 9.45. Alle 15 il premier Mario Draghi riunirà poi la cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, per approvare la relazione annuale da trasmettere al Parlamento. A seguire, nel pomeriggio, è prevista la riunione del Consiglio dei ministri.

Sul tavolo le ipotesi per fronteggiare l'emergenza sono varie ma certamente il governo sta lavorando sulla riduzione dei tempi di validità del Green pass rafforzato, sull'obbligo di mascherine all'aperto anche in zona bianca e sui tamponi obbligatori nei luoghi affollati quali discoteche e feste di Capodanno anche per i vaccinati. Ma se i numeri continueranno a crescere in maniera così preoccupante non viene escluso la possibilità dell'estensione dell'obbligo vaccinale ad altre categorie lavorative come quelle a contatto con il pubblico (pubblica amministrazione  e ristorazione) o l'estensione del certificato verde in versione rafforzata negli stessi ambiti. Tema caldo inoltre rimane quello della scuola dove i contagi continuano a moltiplicarsi soprattutto nella fascia 5-11 anni. Il rischio è quello di finire ancora una volta in Dad e per questo molti invocano il green pass anche per gli alunni.  

Dopo una prima valutazione in cabina di regia, il Governo, sempre domani, tirerà le somme in Cdm su ciò che sta avvenendo in una vera e propria corsa contro il tempo per arginare il diffondersi della variante Omicron e in generale delle mutazioni del virus, e metterà quindi a punto il  nuovo decreto.

Tracciamento al di sotto dei livelli europei 

Il Ministero potrebbe chiedere un potenziamento del lavoro degli oltre 70 appositi laboratori nelle varie Regioni, che riversano i dati nella piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti presenti nel Paese. La Regione Emilia-Romagna ha chiesto al Commissario per l'emergenza la disponibilità di 120 militari per il tracciamento. "È fondamentale capire quanto stia crescendo la Omicron e con che ritmo rispetto all'andamento epidemiologico - ha spiegato il ministro Roberto Speranza -. Al momento hanno superato abbondantemente quota 80 le sequenze di Omicron analizzate". Ma è chiaro, come già detto dagli esperti e dallo stesso presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, un aumento dei casi nei prossimi giorni. Nelle Marche sono già saliti a 6 i casi accertati di contagio con variante Omicron ma ormai ovunque è stata registrata la sua insidiosa presenza.

Durata della carta verde

Gli attuali 9 mesi di validità del Green pass vengono ormai ritenuti inappropriati per il contenimento del virus. Quindi, al fine di garantire una copertura adeguata già nel decreto di domani potrebbe essere inserita la riduzione a 6 mesi se non cinque della validità della carta verde.  

Mascherine all'aperto anche in zona bianca

In cabina di regia domani si discuterà anche della possibilità di istituire l'obbligo di "mascherine anche all'aperto - ha detto il premier Draghi nella conferenza di fine anno - oggi previste in caso di grandi assembramenti", ma che potrebbero quindi essere estese a tutti i luoghi, e "dell'uso di mascherine FFp2, in particolare in certi ambienti chiusi".

Alcune città hanno già messo in campo le misure contro gli affollamenti dovuti in particolare allo shopping natalizio. Bologna, Reggio Emilia e Pesaro hanno già imposto con un'ordinanza l'obbligo di mascherina all'aperto, ma la lista di chi ha optato per questa soluzione è lunga. Le misure anti-assembramento di Roma hanno riguardato la chiusura per alcune ore, da parte delle forze dell'ordine, di un tratto di via del Corso, allo scopo di far defluire le persone ed evitare affollamenti pericolosi per possibili contagi. E a Fienze sono stati istituiti i sensi unici per i pedoni nel centro storico. 

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Mascherina all'aperto (Archivio)
Mascherina all'aperto (Archivio)

Tamponi anche per i vaccinati

Dalla cabina di regia di domani "non è escluso che possa emergere l'applicazione del tampone per i vaccinati". Queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi nella tradizionale conferenza di fine anno di oggi. "C'è un periodo del green pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus".

Sulla questione dei tamponi ai vaccinati sono però intervenuti nei giorni scorsi anche i governatori. Primo fra tutti il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: "Sì alla linea del rigore - ha detto - ma chiedere ora ai vaccinati di fare il tampone per entrare nei cinema, nei musei o sedersi al tavolo di un ristorante, vorrebbe dire indebolire la campagna vaccinale che sulle terze dosi sta prendendo piede proprio ora. Una misura quindi sbagliata e controproducente".

Green pass a scuola

"Green pass anche a scuola? "Ne discuteremo domani mattina in cabina di regia con tutti i ministri". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi questa mattina a Unomattina. "Io credo che il vero strumento per evitare un ritorno di quarantene sia la vaccinazione. Noi abbiamo fatto una scelta e abbiamo lavorato sin dall'inizio per avere i ragazzi in presenza che vuol dire in situazioni sicure".  "E' una proposta dei sindaci - ha aggiunto Bianchi - che ha trovato una opposizione molto ampia in vari settori dell'opinione pubblica ne discuteremo serenamente domani in  cabina di regia. Un discorso sono i ragazzi più grandi che sono vaccinati e un altro sono i bambini: terremo conto di tutte le opinioni ma la nostra idea di fondo è scuola in presenza".

''Secondo l'Istituto Superiore di Sanità il 28% dei nuovi casi si verifica in età scolare, l'incidenza tra i 5 e 11 anni è la più alta di tutte e abbiamo già 10mila classi in Dad - ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro Urbino e presidente nazionale Ali Autonomie Locali italiane -. Il governo ha parlato di rischio scuole chiuse fino a metà gennaio. I sindaci hanno ben chiara la situazione sui loro territori, che è inequivocabilmente critica e molto preoccupante, per questo abbiamo chiesto nei giorni scorsi attraverso un appello al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro della Salute Speranza e al Ministro dell'Istruzione Bianchi provvedimenti urgenti per introdurre il Green Pass nelle scuole".

Dad, il rischio c'è ma il coro di no è unanime

"Faremo di tutto per non tornare alla Dad" ha detto Mario Draghi che comunque ha anche affermato di non valutare il prolungamento delle vacanze natalizie nell'incontro di domani. Ma il rischio, visto il numero dei contagi nelle scuole è reale. "Dobbiamo evitare in ogni modo, con qualsiasi strumento, di tornare indietro e chiudere le scuole. Questo è un problema che riguarda milioni di bambini, studenti e famiglie. È nostro dovere garantire la scuola in presenza e in sicurezza. L'introduzione del Green Pass, a partire dalle elementari, è l'unico modo per spingere la vaccinazione tra i ragazzi e al tempo stesso garantire il diritto allo studio con tamponi gratuiti alla minoranza che non vaccinerà i figli'', ha detto ancora il sindaco di Pesaro Urbino Matteo Ricci.