Nuovo Decreto Covid: spiraglio per riapertura bar e ristoranti in aprile

Valutazioni tra il 15 e il 20 aprile: niente ritorno alla zona gialla ma ipotesi ripresa delle attività di teatri e cinema

Il titolare di un bar abbassa la serranda, Torino (Ansa)

Il titolare di un bar abbassa la serranda, Torino (Ansa)

Roma, 31 marzo 2021 - Ci si aggrappa alla speranza del dopo Pasqua. Dopo settimane di zona rossa o arancione per tutt'Italia, visto l'andamento dei contagi da Coronavirus, tra il 15 e il 20 aprile potrebbe aprirsi qualche spiraglio. Si va verso un meccanismo che preveda, sotto una certa soglia, un allentamento delle misure anti-Covid, in relazione a un eventuale miglioramento dei dati. Lo prevederebbe, a quanto si apprende, il decreto legge contenente le restrizioni per il periodo dopo questo weekend festivo, che sarà all'esame del Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio.  "Sarà un'estate serena e migliore di quella che abbiamo vissuto lo scorso anno", assicura oggi il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in un'intervista alla Nuova Sardegna. E conferma: "Da aprile si potrà cominciare gradualmente a riaprire tutto". 

Dai bar ai cinema, fino alla scuola: vediamo qui sotto tutte le ipotesi.

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Bar e ristoranti

Secondo quanto viene spiegato da fonti, non si tratterebbe di un ritorno alla zona gialla, quanto piuttosto di un via libera ad aperture di bar e ristoranti a pranzo ed eventualmente anche della ripresa delle attività di teatri e cinema. Per tutto aprile, quindi, solo zone arancioni e rosse, ma il premier Mario Draghi, spiegano fonti di Palazzo Chigi,  concede uno spiraglio agli "aperturisti", Lega e Fi in testa, che da giorni sono in pressing, dando il via libera allo studio di un meccanismo (non automatico) che preveda la possibilità, in una data intorno alla metà di aprile, per le Regioni con dati bassi di fare parziali allentamenti delle misure.

Gli esperti del Cts hanno spiegato, infatti, al governo che le misure da zona gialla non sembrano in grado di frenare la curva dei contagi, soprattutto in relazione alle varianti Covid. Ecco il perché della scelta di prevedere fino al 30 aprile che l'Italia possa essere solo arancione o rossa. L'attenzione resta ancora altissima, tanto che Draghi ha concordato con il ministro della Salute, Roberto Speranza, un'ordinanza che dispone la quarantena e il tampone anche per chi rientra dai Paesi Ue.

Scuole

Oltre al via libera per il settore della ristorazione, il segnale di apertura è quello che arriva sulla scuola. Nel nuovo decreto, infatti, dovrebbe essere inserita anche una norma che vieta ai governatori regionali di chiudere le scuole fino alla prima media, a prescindere dalla fascia di colore in cui la loro Regione sarà inserita, di volta in volta, in base ai dati epidemiologici.

Vaccini

Focus somministrazioni. Il provvedimento a cui lavora il Governo conterrebbe, infine, anche uno scudo penale per i somministratori di vaccini. Quanto, invece, all'obbligo vaccinale per i sanitari, su cui dovrebbe esserci una norma, si lavora a eventuali sanzioni. La norma, spiegano fonti del governo, non dovrebbe arrivare a prevedere il licenziamento per chi rifiuta il vaccino, ma potrebbe introdurre l'interdizione dalle mansioni o lo spostamento in aree o uffici per evitare il contatto diretto dei 'no vax' con i pazienti. 

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