Officine Maccaferri Bologna: ok dal Tribunale al piano di concordato

Il Tribunale di Bologna ha inviato il decreto con cui dichiara aperta la procedura di concordato preventivo della società, ritenendo ammissibile il piano e la proposta ai creditori

Officine Maccaferri (FotoSchicchi)

Officine Maccaferri (FotoSchicchi)

Bologna, 5 ottobre 2021 . Disco verde dal Tribunale di Bologna per il concordato di Officine Maccaferri: la società dei gabbioni, fondata nel 1879 e con sede a Zola Predosa, è stata ammessa al concordato. Il Tribunale di Bologna, ieri, ha inviato il decreto con cui dichiara aperta la procedura di concordato preventivo della società, ritenendo ammissibile il piano e la proposta ai creditori.

Officine Maccaferri, 20 milioni di finanziamenti

Sciolte quindi le riserve, a due settimane dall'udienza del 21 settembre: in quella data era stato discusso il piano presentato da Officine Maccaferri a fine luglio. Per la società bolognese, che fattura circa mezzo miliardo di euro con stabilimenti in varie parti del mondo e la testa a Zola (dove occupa 80 dipendenti), si tratta di un passo avanti dall'uscita di una crisi che, nel maggio di un anno fa, l'ha costretta a portare i libri in Tribunale: a causarla, la situazione drammatica dell'intero impero Maccaferri, di cui le Officine rappresentavano il pezzo più pregiato.

Nei mesi successivi, a dicembre, l'azienda era finita all'asta in Tribunale. A rilevarla l'Ad Hoc Group costituito dai fondi Carlyle, Man Glg e Stellex Capital. E da lì si sono separate le strade con la famiglia di cui portano il nome. Il prossimo passo sarà la votazione dei creditori, convocati in Tribunale il 16 febbraio 2022. Se anche quello snodo si risolverà positivamente, a quel punto ci sarebbero i tempi per arrivare all'omologa in primavera.