Olimpiadi 2032 Bologna e Firenze, sindaci alla carica: "Avanti tutta"

Da Ravenna a Ferrara, entusiasmo trasversale: occasione unica

Olimpiadi, un possibile impianto sportivo

Olimpiadi, un possibile impianto sportivo

Bologna, 13 settembre 2019 –   È un coro di sì, sia pure punteggiato da qualche distinguo. I sindaci dell’Emilia Romagna prendono la scia dei colleghi di Bologna, Virginio Merola, e di Firenze, Dario Nardella: la candidatura Bologna-Firenze per ospitare le Olimpiadi 2032 è cosa buona e giusta. Di più: è un coro bipartisan, cosa non affatto scontata pensando all’imminente ‘madre di tutte le battaglie’, le elezioni regionali con la Lega convinta di poter scardinare il fortino rosso del governatore Bonaccini.

Proprio dalla neo espugnata Ferrara, il sindaco leghista Alan Fabbri è sicuro: «Un’ottima idea che travalica i colori politici e che potrà fungere da volano per l’intera Regione e per la nostra città». E se alla regionali si concretizzasse il ribaltone? «La nuova giunta sono sicuro saprà valorizzare questa bellissima opportunità».

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A Ravenna sono addirittura già un passo avanti, come rivela il sindaco Michele De Pascale (Pd): «La scorsa settimana ho avuto modo di parlare con i sindaci Nardella e Merola e ho messo a disposizione le nostre strutture per tutte le discipline legate all’acqua. Penso in particolare al bacino della Standiana per il canottaggio, che ospita già oggi eventi internazionali. Abbiamo una tradizione nel beach volley, cresciuta sulla scia della storia della pallavolo ravennate. Lo stesso per la vela. Nei prossimi anni avremo poi un secondo palasport, sempre nell’area del Pala De André e la nuova piscina olimpica. La provincia di Ravenna confina con le città metropolitane di Firenze e di Bologna, quindi ci sono collegamenti ferroviari che possono essere implementati».  

 

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Resatndo in Romagna, non ha dubbi la sindaca di Riccione, Renata Tosi (centrodestra): «Alla nostra Riviera non manca davvero nulla. Abbiamo le strutture ricettive, la logistica, un aeroporto internazionale e soprattutto gli impianti. Potremmo essere la sede ideale per gli sport acquatici: a Riccione lo stadio del nuoto è un’eccellenza». Ancora più entusiasta Enzo Lattuca, del Pd, da Cesena: «Sarebbe un evento grandioso per tutto il territorio ma va valutato con cognizione di causa. Siamo pronti. È evidente che il punto forte della Romagna è rappresentato dalle strutture ricettive, ma non c’è solo quello: sul versante sportivo penso alle discipline praticate sulla sabbia o al ciclismo». 

Resta con i piedi ancorati a terra il neo sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini (centrodestra): «Per ora mi sembra una cosa complicata e difficile. Però Forlì c’è: proviamoci». Risalendo la via Emilia, da Modena il sindaco piddino Gian Carlo Muzzarelli non si tira indietro («Modena ha già dimostrato di saper affrontare al meglio sfide complicate»), ma a patto che l’ipotesi prenda piede «con un progetto serio e organizzato. Se arrivassero risorse adeguate, ci sarebbero anche possibilitá di un nuovo sviluppo dell’impiantistica sportiva». Chiude a Reggio Emilia il dem Luca Vecchi: «È un’opportunità su cui tutta Italia dovrebbe investire. Una città come la nostra, per gli impianti e la passione sportiva che ha, è particolarmente indicata. Noi abbiamo uno stadio che ha ospitato competizioni a livello internazionale».