Bologna, 13 luglio 2022 - Si è parlato, nei precedenti mesi, di una possibile nuova ondata in autunno, ma la vertiginosa risalita dei casi Covid in estate ha colto tutti alla sprovvista. Omicron 5 sembra essere molto più contagiosa rispetto alle precedenti varianti, ma è il caso di preoccuparsi? E come si evolverà l'epidemia durante la stagione più calda?
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Lo abbiamo chiesto a Claudio Cermelli, Professore Associato in Microbiologia e Microbiologia Clinica presso l'Universita di Modena e Reggio Emilia e virologo.
Omicron BA 5 è molto contagiosa. Quanto aumenteranno ancora i positivi?
"Questo è abbastanza difficile da prevedere. La mia impressione è che ancora manchi molto per arrivare al plateau. Questo abbassamento precoce delle strategie di contenimento (mascherine al chiuso in primis) ha dato un grande contributo alla nuova ondata. A cui si aggiungono gli eventi di grande portata, come i concerti. In più Omicron BA 5 ha delle caratteristiche peculiari che favoriscono questa diffusione. Non era prevista una risalita estiva di questa portata, ma il via libera l'ha incentivata".
Quanto è pericolosa?
"Va distinta la pericolosità per il singolo e per la collettività. Sembrerebbe una variante meno patogena delle precedenti. C'è però l'aspetto della maggior trasmissibilità, in più la precedente immunità ottenuta con i vaccini o col contagio è meno efficace. Questa variante riesce a sfuggire agli anticorpi monoclonali che sono un importante presidio terapeutico: questo rappresenta il rischio maggiore. Sicuramente l'immunità da vaccino attenua la gravità e la progressione della malattia. Si ha quindi una minore probabilità di ospedalizzazione per il singolo, ma un aumento dei ricoveri su larga scala. Se si lascia circolare il virus, inoltre, questo continua a mutare, come già sappiamo. La popolazione diventa un vero e proprio laboratorio per provare nuove varianti. Quando in autunno arriveranno i vaccini per queste varianti, il Covid sarà già mutato".
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"La mortalità connessa a questa variante non è particolarmente diversa rispetto alle altre Omicron".
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È vero che il virus tenderà ad adattarsi all'uomo col tempo, diventando sempre più innocuo?
"In realtà questo virus continua a circolare tra essere umano e animali, quindi non è necessariamente così. Non sempre l'adattarsi a un ospite significa una perdita di patogenicità. Si potrebbe comunque avere un aumento della pericolosità. È stato così per altri virus, come il morbillo, il quale però circolava solo nell'uomo. Avendo anche dei "serbatoi" animali, non è necessario che il Covid diventi meno mortale per sopravvivere. Un po' come l'ebola".
La quarta dose di vaccino anti Covid ora viene somministrata anche agli over 60, cosa ne pensa?
"L'immunità per le malattie respiratorie è breve, in più chi ha ricevuto più somministrazioni è più protetto anche dalle varianti. La quarta dose è assolutamente da fare. In attesa ovviamente di un vaccino che copra tutte le varianti e che copra antigeni diversi. Questo sarebbe un grandissimo successo".
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A cosa si va incontro in vista della stagione estiva? C'è un rischio di sovraffollamento degli ospedali?
"Il rischio c'è. Non siamo ancora a livelli di saturazioni e difficoltà, ma ci si potrebbe arrivare, soprattutto a fronte del lassismo generale. Questa non è un influenza comune come si continua a pensare, ce lo dicono i numeri".
Dati alla mano e molto concretamente, quanto c'è da preoccuparsi?
"Non c'è da fare terrorismo psicologico, ma non va sottovalutato. Bisogna stimolare la popolazione a mantenere le precauzioni. La mascherina è ovviamente la migliore che abbiamo. Non bisogna essere spaventati, ma non bisogna trascurare la situazione. Anche perché quest'autunno ci sarà un'ulteriore ondata. Bisogna cercare di mantenere, per quanto possibile, un atteggiamento più cauto".