Ordinanza balneare Emilia Romagna 2021: ristoranti ‘allargati’ e ombrelloni mobili

Riviera emiliana-romagnola: l’assessore regionale Corsini ha presentato l’ordinanza agli operatori. Un metro e mezzo tra lettini e sdraio Incentivata la consegna dei pasti caldi in spiaggia, a tavola aumentano le distanze tra turisti. Dal 15 luglio divieto di usare la plastica

Gabriele Pagliarani, il ’bagnino d’Italia’, titolare del Bagno Tiki 26 a Rimini

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Rimini, 23 marzo 2021 - Bagnini riminesi pronti alla ripartenza, dopo la Pasqua ’in rosso’ in tutta Italia: sono impegnati da giorni con ruspe, rastrelli, badili e pennelli a rimettere in forma gli stabilimenti. La nuova ordinanza balneare della Regione Emilia Romagna è stata presentata dall’assessore Andrea Corsini agli operatori. Il testo ufficiale è atteso a giorni.

"In realtà si tratta di due documenti – spiega Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini di Rimini –, uno ordinario, che disciplina le fasce di balneazione, gli orari del servizio di salvataggio, le zone per cani, l’utilizzo delle bandiere di segnalazione e così via. Uno straordinario con le disposizioni per il contenimento degli effetti del Covid".

Confermate – con alcune novità – le ’regole d’ingaggio’ già sperimentate con successo nella stagione scorsa. A partire dai distanziamenti tra ombrelloni. Che saranno distanziati ma ’mobili’. Ovvero, "con la possibilità di ridurre gli spazi standard di 12 metri quadrati (portandoli a 10,50) intorno a ciascun paletto solo negli arenili colpiti da fenomeni di erosione", spiega Corsini. Soprattutto le zone nord della riviera. Rimini replicherà probabilmente i 18 metri quadri del 2020, una superficie del 50% superiore a quella minima stabilita dalla Regione. "Possibile che in alcune zone la misura scenda fino a 15 metri quadri", spiega Vanni. Comunque, non ci saranno meno di tre metri tra le file dei paletti. Tra lettini e sdraio distanza minima di 1,5 metri. La distanza interpersonale sulle spiagge sarà di almeno un metro, derogata per i soli membri del medesimo nucleo famigliare o per persone che pernottino nella stessa stanza, o abitino nello stesso appartamento. Ristoranti di spiaggia ’allargati’ e ombrelloni ’mobili’: a tavola aumentano le distanze tra turisti piazzando tavoli e sedie anche vicini alle cabine, non solo intorno al ristobar o al chiringuito; viene incentivato inoltre il servizio di delivery, la consegna di pasti caldi sotto l’ombrellone. Le spiagge libere saranno a numero chiuso, per evitare assembramenti, con i turisti accompagnati da hostess e steward, che avranno soprattutto il compito di presidiare gli ingressi. Via libera ai giochi gonfiabili solo se i bimbi potranno stare ad almeno un metro di distanza tra loro, con sorveglianza affidata ai genitori o alle tate. Due metri invece per le attività sportive, dai racchettoni al puddle al beach volley. Tra le novità il divieto assoluto per l’intera riviera (prima era solo a Rimini) di utilizzare bicchieri, cannucce, piatti, posate in plastica usa e getta. Ma ciò solo "a partire dal 15 luglio – chiarisce Corsini – per consentire ai titolari di chioschi di spiaggia, ristobar e chiringuito di smaltire le scorte precedenti". Sono alcune delle indicazioni contenute nell’ordinanza ordinaria balneare, e in quella speciale anti Covid. La novità principale è nella... data. Salvo possibili sorprese – leggasi recrudescenza della pandemia – la stagione sulla costa romagnola partirà nell’ultimo weekend di maggio, il 29. Lo scorso anno di fatto a Rimini l’inizio avvenne il 13 giugno, anche se le attività di spiaggia partirono già nei giorni precedenti (gli spostamenti tra regioni e con l’estero furono possibili solo dal 3 giugno). Nell’ordinanza la Regione fornisce il quadro generale di regole, i singoli comuni possono dare indicazioni ulteriori legate alle caratteristiche specifiche dei loro arenili. "Dopo Pasqua le nostre spiagge aprono sicure e rinnovate – chiosa Vanni –, siamo ottimisti: sarà una bella estate".