REDAZIONE CRONACA

“Oscurare i social di Musta Rè”: la richiesta del Tribunale di Piacenza a Google e Meta

Il trapper, piacentino d’adozione, sotto accusa della Procura per ‘istigazione a delinquere’, in seguito a una faida a suon di coltelli tra gang egiziane e tunisine per il controllo dello spaccio in città

In uno dei suoi video si vede il trapper con armi e pistole: tra le accuse c'è l'istigazione alla violenza e allo spaccio di droga (da YouTube)

In uno dei suoi video si vede il trapper con armi e pistole: tra le accuse c'è l'istigazione alla violenza e allo spaccio di droga (da YouTube)

Piacenza, 10 febbraio 2025 – Musta Rè, trapper emergente di origine egiziana ma piacentino d'adozione, è coinvolto nell'indagine della Procura di Piacenza su una faida a suon di coltelli tra gang egiziane e tunisine per il controllo dello spaccio in città. Per questo il Gip ha disposto un decreto e una denuncia con l'accusa di ‘istigazione a delinquere’, ‘chiedendo’ a Google e Meta di oscurare i suoi canali social. Ne dà notizia il quotidiano Libertà.

Musta Rè, trapper emergente di origine egiziana ma piacentino d'adozione (foto dal suo canale YouTube)
Musta Rè, trapper emergente di origine egiziana ma piacentino d'adozione (foto dal suo canale YouTube)

Quali sono le accuse al trapper

Le accuse al trapper italo-egiziano sono contenute nell'avviso di conclusione indagini, notificato dal Pm Emilio Pisante a otto persone e fanno riferimento a una guerra tra bande di giovani stranieri. Nei capi di imputazione c'è anche un tentato omicidio: l'accoltellamento di un 22enne egiziano considerato leader di uno dei due gruppi.

E anche su questo episodio viene chiamato in causa il trapper con l'accusa di istigazione a delinquere che si sarebbe concretizzata in video sul suo profilo Instagram contenenti “immagini che incitavano all'uso della violenza quindi istiganti alla commissione dei reati di lesioni personali o di omicidio”.

Video con droga e che incitano alla violenza

Musta Rè avrebbe pubblicato video “ritraenti il possesso di ingenti quantitativi di stupefacenti, quindi inneggianti al commercio e al consumo degli stessi”. In uno il musicista “si faceva ritrarre con due grossi machete, accanto a un tavolo con numerose panette di hascisc e altre armi”, con la scritta ‘Siamo gli anti-fake. Presto faremo una bella pulizia a Piacenza’; ma anche altre frasi tipo ‘Sono pronto alla guerra. Mai stato uno di riserva’. Il giovane si proclama innocente e attraverso il suo legale Mauro Pontini - sempre su Libertà - rileva che, ad esempio, “la canzone 'Anarchy inthe UK' dei Sex Pistols del 1976 è ben più inneggiante alla violenza e al sovvertimento del potere politico rispetto ai pezzi di Musta Rè e non è mai stata censurata o sequestrata”.