Pesaro, 21 aprile 2021 - I messaggi in bottiglia di Roberto Burioni sulla pandemia.
Tenere le distanze
Burioni cita un focolaio di infezione da coronavirus in una chiesa in Australia. «Il giovane di 18 anni che aveva cantato nel coro in una chiesa di Sydney – si legge in una relazione scientifica riportata su twitter dall’infettivologo nazionale – ha creato un focolaio con due casi gravi e altri dodici secondari con sindrome respiratoria acuta grave. E si è verificato tra i partecipanti di una cantata corale. Le registrazioni video dei servizi hanno mostrato che i casi-pazienti erano seduti nella stessa sezione, fino a 15 metri dal caso-paziente primario». Il messaggio tradotto da Burioni: «Due metri di distanza non bastano». Soprattutto adesso nei bus degli studenti e anche in tutti i mezzi di trasporto.
"Test salivari ottimi"
Roberto Burioni promuove i test salivari. «La saliva va benissimo per diagnosticare Covid-19 senza il fastidio del tampone nasofaringeo, soprattutto nei bambini». Il virologo ha infatti ritwittato il post dello scienziato Usa Eric Topol con lo studio pubblicato su Lancet.
Il tampone negativo
«Leggo che si consentirebbe libertà a chi ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti per prevenire il Covid. E’ come consentire rapporti sessuali non protetti a chi si è infilato un profilattico nelle 48 ore precedenti per prevenire l’Aids. Non ha alcun senso razionale». Lo scrive Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando su Twitter le ipotesi di un pass che consentirebbe gli spostamenti ai vaccinati, ai guariti da Covid e, appunto, a chi ha un tampone negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti. Ad avvalorare la tesi Burioni cita un articolo del ‘Journal of Clinical Microbiology’: «122 marinai vengono imbarcati in un peschereccio dopo un tampone Pcr negativo. Nonostante questo a bordo parte un focolaio di Covid che colpisce l’85% dell’equipaggio. Ho citato uno studio - conclude Burioni – ma potrei citarvene altri 20 che dicono la stessa cosa».