Patente a punti e nuovo codice della strada 2023: la stretta. Cosa cambia

Nella riforma del ministro Salvini previsto un inasprimento delle regole

Roma, 11 aprile 2023 - Patente a punti e nuovo codice della strada 2023: arriva la stretta, ecco cosa cambia. Il ministro Salvini sta mettendo mano a una riforma complessiva e non poteva mancare un riferimento a uno strumento introdotto vent’anni fa, nel luglio 2003, e annacquato nel corso del tempo. 

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Patente a punti, la stretta

La stretta prevede un ritorno alle origini e trova molto d’accordo le autoscuole Confarca. Il presidente Paolo Colangelo osserva: “Oggi paradossalmente se un automobilista perde 19 punti e per due anni non commette infrazioni recupera in blocco il punteggio di partenza di 20 punti. Si vuole invece tornare a come era all’inizio, il bonus deve essere graduale: due punti ogni due anni. Questo ci trova molto d’accordo perché ci va di mezzo la sicurezza stradale. Chiaramente non basta, servono anche più controlli. Ma devo dire che ho trovato una piacevole inversione di tendenza. Mi sembra che stiano tornando le pattuglie”.

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Chi guida senza patente

Però sulle strade ormai da tempo si sta facendo largo un problema drammatico, quello di chi guida addirittura senza patente. “Alla prima violazione me la cavo con 5.116 euro e non scatta alcuna denuncia penale. Quindi da una parte si chiede l’ergastolo della patente e dall’altra si dà una pacca sulle spalle”, ha ricordato a Qn Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona. “Sicuramente bisogna inasprire questa parte, la gente va fermata e arrestata, la depenalizzazione va affrontata e risolta”, riconosce Colangelo.

Le richieste delle autoscuole

Ma bisogna muoversi anche sull’educazione. “È necessario puntare alla consapevolezza dei rischi, per questo chiediamo un corso di formazione propedeutico all’esame della patente, per sensibilizzare ai pericoli connessi alla guida. Non basta conoscere il codice della strada e imparare i quiz, che prima o poi sai a memoria. Siccome non possiamo pensare che l’esame della patente sia orale, perché con i numeri che si fanno arriveremo a tempi di attesa di due anni per sostenere l’esame, allora proponiamo queste lezioni. Aggiungo anche che nelle scuole bisogna parlare di più di sicurezza stradale, fare proprio educazione. Vorrei ricordare che da inizio anno a fine marzo ci sono stati più di 150 morti di età inferiore a 35 anni”.

Come funziona la patente a punti

Il meccanismo prevede che ad ogni patente di guida e ad ogni carta di qualificazione del conducente (CQC) siano assegnati 20 punti. Questo ‘tesoretto' si scala ad ogni infrazione. Tutto codificato nell’articolo 126 bis del codice della strada. Le infrazioni più pesanti valgono 10 punti. Bastano due mosse per dire addio alla patente, come andare contromano o a una velocità superiore di 60 km/h rispetto ai limiti.