Bologna, 12 luglio 2022 - Con Omicron 5 tornano a salire drasticamente i contagi. Un'ondata imprevista che mette di nuovo in allarme il sistema sanitario nazionale e di tutta Europa. Basti pensare che a Bologna sono circa 300 gli operatori sanitari attualmente infettati, il 3% della forza lavoro. Omicron BA 5, infatti, seppur con una sintomatologia più lieve e un decorso della malattia più veloce, è molto più contagiosa delle precedenti varianti. Una persona può contagiarne altre 15 o 17.
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Torna quindi la paura del virus e insieme ad essa l'ansia del "Covid in vacanza". Cosa fare se ci si contagia mentre si è all'estero? C'è chi prova a correre ai ripari con la quarta dose di vaccino anti Covid, la quale però attualmente è disponibile solo per i fragili e gli over 60. Compensa il fatto che le norme sono diventate più permissive rispetto agli scorsi due anni.
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Ecco, quindi, cosa fare se si scopre di essere positivi nelle mete di viaggio più ambite dagli italiani.
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Paesi senza obbligo di isolamento
Spagna
In Spagna anche se si è positivi si può circolare liberamente, purché si indossi la mascherina. Non serve più il Green Pass neanche sui mezzi di trasporto pubblici: bus, aerei, metro o navi. In caso di malattia si può tornare a casa liberamente o usufruire del sistema sanitario nazionale, anche se non si è residenti.
Gran Bretagna
In Gran Bretagna le norme anti Covid sono un ricordo lontano. I positivi sono liberi di circolare senza alcuna restrizione e si può prendere l'aereo di ritorno. Si raccomanda soltanto di evitare contatti con persone fragili, e di restare a casa i primi 5 giorni.
Isolamento obbligatorio
Grecia
La Grecia è tra le più ambite mete di viaggio degli italiani. Se si scopre di essere positivi mentre si è lì, è obbligatorio isolarsi per 5 giorni e non è possibile tornare in Italia fino a quando non ci si è negativizzati. Prima del rimpatrio è necessario compilare il Passenger locator form, per attestare il tampone negativo. I contatti stretti, invece, sono obbligati a indossare la mascherina per 10 giorni.
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Italia
Per chi viaggia lungo lo stivale, resta l'isolamento obbligatorio per 7 giorni in caso di positività, anche se si è a pochi chilometri da casa. Se ci si trova in una casa vacanze o in hotel, quindi, è obbligatorio rimanervi a proprie spese fino a tampone negativo. Amici e familiari che sono stati a contatto possono continuare a spostarsi - se vaccinati -, ma con l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2.
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Isolamento e Green Pass
Francia
Per entrare in Francia è ancora obbligatorio avere il Green Pass o risultare negativi al tampone. In più, il servizio sanitario non è accessibile ai turisti, per cui è bene dotarsi di assicurazione. I positivi sintomatici sono obbligati a isolarsi per 7 giorni, gli asintomatici per 5 (con test negativo), con spese a proprio carico. Non è possibile rimpatriare fino a tampone negativo.
Stati Uniti
Per l'ingresso negli States è obbligatorio - oltre al visto d'ingresso - il certificato di vaccinazione, mentre non è più necessario il test negativo 48 ore prima dello sbarco. Se si è positivi al Covid è obbligatorio isolarsi per 5 giorni (a proprie spese) e non è possibile tornare in Italia fino a quando non si è guariti. Già prima della pandemia era caldamente consigliato partire con l'assicurazione sanitaria, ora ancora di più.
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