Prima della Scala 2021, trionfo per il Macbeth di Giuseppe Verdi: 12 minuti di applausi

Opera diretta da Riccardo Chailly, con la regia (discussa) di Davide Livermore e un cast stellare. Standing ovation per Mattarella

Prima della Scala,a 12 minuti per Macbeth di Verdi

Prima della Scala,a 12 minuti per Macbeth di Verdi

Milano, 7 dicembre 2021 - Lunghissimi applausi, oltre 12 minuti, hanno reso omaggio alla Prima del Macbeth di Giuseppe Verdi, che questa sera ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala di Milano. Un'ovazione per il cast stellare, la coppia collaudatissima Anna Netrebko e Luca Salsi, ma anche per Francesco Meli e Ildar Abdrazakov. Molto apprezzata anche la direzione di Riccardo Chailly mentre qualche perplessità per la regia molto moderna e innovativa di Davide Livermore, che alla fine ha ricevuto qualche 'buuu' dal pubblico, insieme agli applausi. Il regista è andato ben oltre quanto aveva "sperimentato" qui con Attila e Tosca, portando l'opera in una dimensione lontana dalla tradizione e confezionando uno spettacolo notevolissimo, dalla forte impronta cinematografica e televisiva.  "Davvero pensate che io non sappia mettere i cavalli e le scene medioevali?", ha domandato uscendo dal Piermarini a commento dei fischi riservati alla sua messa in scena molto innovativa. E ha aggiunto: "Verdi non aveva paura dei buu e della censura e noi siamo andati fino in fondo. Siamo orgogliosi dello spettacolo".

Prima della Scala, in scena "Macbeth" di Verdi (ansa)
Prima della Scala, in scena "Macbeth" di Verdi (ansa)

Il giorno della rinascita per Milano

Prima della Scala 2021
Prima della Scala 2021
Macbeth, un ritorno alla normalità

Il sipario si è alzato alle 18, oggi, nel giorno della rinascita per Milano. Dopo un anno di pausa imposto dalla pandemia, il capoluogo lombardo ha ritrovato la Prima della Scala, la 70esima da quando Victor de Sabata decise che l'inaugurazione della stagione lirica sarebbe avvenuta nel giorno di Sant'Ambrogio, patrono della città. Un ritorno alla normalità, ma una nuova normalità fatta di green pass e mascherine (seppure alla moda). "Torniamo a vivere. Con prudenza" ha sintetizzato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che è anche presidente del teatro. I no vax non si sono visti in piazza e anche il pubblico di vip tornato in teatro non si è lamentato dei controlli e delle nuove regole convinto, come ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana che il ritorno a una serata glamour sia possibile proprio "grazie alle vaccinazioni". "Se la gente si vaccina c'è spazio per essere ottimisti, la mia presenza oggi è un segno di grande ottimismo" ha osservato il virologo Roberto Burioni. Ma in una serata di novità ci sono state anche alcune conferme. Come il tributo del pubblico al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, già avvenuto nel 2018 e 2019. Durante l'intervallo, il presidente ha voluto incontrare gli orchestrali: "Ci state regalando una grande interpretazione". In quell'occasione, Chailly ha fatto notare a Mattarella che all’arrivo il pubblico gli ha chiesto il "bis come ai grandi cantanti ed è rarissimo alla Scala". Da non dimenticare lo speciale allestimento del teatro: migliaia di fiori in tutti i palchi (FOTO) e non solo in quello centrale riservato alle autorità. Merito di Armani che ha fatto omaggio alla Scala e a tutti gli ospiti della serata della decorazione floreale, realizzata da Armani Fiori. 

"Questa Prima resterà nella storia"

Maria Elisabetta Casellati alla Prima della ScalaIl pubblico è dunque tornato a teatro dopo lo show evento "A riveder le stelle" del 2020. Duemila gli spettatori in sala (con mascherine Ffp2 e super Green pass). "Arrivare a fare la Prima ha del miracoloso" aveva detto il sovrintendente Dominique Meyer alla presentazione di questo settantesimo 7 dicembre, facendo riferimento allo sforzo collettivo per riuscire a mettere in scena una produzione di questo livello e difficoltà nonostante una pandemia che da due anni impone regole che rendono un lavoro come questo davvero complicatissimo(VIDEO). "Siamo molto attenti a proteggere sia la salute dei dipendenti sia quella degli spettatori. Se la gente si comporta seriamente e con disciplina come ha fatto finora, allora possiamo essere ottimisti", ha aggiunto oggi durante l'arrivo degli spettatori. "'Macbeth arriva a conclusione del trittico del giovane Verdi, una trilogia iniziata con 'Giovanna d'Arco' nel 2015 e proseguita con 'Attila' nel 2018 - ha spiegato il maestro Riccardo Chailly - E' una scelta che sottolinea non solo il valore dell'opera ma la circostanza, questo momento di grandissima difficoltà e incertezza in cui tutti viviamo". La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha voluto ringraziare tutti i lavoratori anche quelli dietro le quinte e ha ricordato di aver proposto una giornata per i lavoratori dello spettacolo: "La Prima della Scala suscita sempre grandi emozioni, ma oggi, con il ritorno del pubblico, ha un valore speciale: quello di un nuovo inizio, per chi vive di arte, cultura e bellezza e per tutti gli Italiani". Secondo l'assessore alla cultura del Comune Tommaso Sacchi, "Milano con la Scala torna al centro del mondo. Questa Prima rimarrà nella storia. Se riparte la Scala, in sicurezza, riparte tutta la cultura".  Intanto, all'esterno, come da 'tradizione', è andato in scena il presidio dei centri sociali e della Cub, la Confederazione unitaria di base, contro la politica economica del governo e contro la manovra finanziaria, ma più sottotono rispetto agli anni scorsi.

Prima della Scala, trionfo per il Macbeth: "E' un nuovo inizio"

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Sergio Mattarella arriva alla Scala di Milano
Sergio Mattarella arriva alla Scala di Milano
Standing ovation e 5 minuti di applausi per Mattarella

Un lungo applauso, durato oltre 5 minuti, con tutto il teatro in piedi: è  l'omaggio della Scala al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel palco reale del teatro. Un incessante e appassionato applauso, con l'orchestra e il maestro Riccardo Chailly già pronti per l'esecuzione dell'Inno di Mameli e tutto il pubblico in piedi. Ci sono state anche numerose grida di 'Bis' rivolte al Capo dello Stato.  Mattarella è arrivato a teatro, in quella che potrebbe essere la sua ultima presenza all'appuntamento di Sant'Ambrogio nel suo attuale ruolo, accompagnato dalla figlia Laura. Ad accoglierlo con una stretta di mano, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore lombardo, Attilio Fontana e il Prefetto di Milano, Renato Saccone. 

Prima della Scala, ovazione per Mattarella e dal pubblico le grida: 'Bis'

Il sindaco Giuseppe Sala e sua moglie alla Prima della Scala
Il sindaco Giuseppe Sala e sua moglie alla Prima della Scala
Parterre de roi: Segre, Armani e Bolle. Forfait di Vanoni

Nutrito il parterre di ospiti che hanno fatto il loro ingresso. Stile, eleganza, sobrietà e qualche pennellata di colore prevalgono tra gli ospiti della Prima. Nel palco reale, assieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, vestita in Giorgio Armani e dal presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, siedono il sindaco di Milano Giuseppe Sala, padrone di casa, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana e il prefetto di Milano, Renato Saccone. Tra le presenze istituzionali anche la senatrice a vita e habitué della Scala, Liliana Segre.  Numerose le personalità, tra big della finanza, ministri e vip, da Pier Carlo Padoan e Andrea Orcel, rispettivamente presidente e ceo di UniCredit, il presidente di Abi, Antonio Patuelli, l'ex ad di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, Giovanni Bazoli, Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Diverse le presenze del mondo della politica, come il ministro della Cultura, Dario Franceschini e sua moglie Michela Di Biase, il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi e l'ex premier e senatore a vita Mario Monti con la moglie Elsa. A teatro anche Livia Pomodoro, presidente dell’Accademia di Brera ed ex presidente del Tribunale di Milano, Daniela Javarone, presidente sempre presente dell’associazione Amici della Lirica e lo stilista e wedding planner Enzo Miccio.

Prima della Scala, i vip a teatro: "Ripartiamo grazie alla capienza piena" /  VIDEO

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Prima della Scla, i look? Mascherina glamour nella serata firmata Armani

Manuel Agnelli
Manuel Agnelli

Tra gli invitati la presidente della Rai, Marinella Soldi e l'ad di viale Mazzini, Carlo Fuortes. Nella lista degli ospiti anche i tre artisti italiani contemporanei di maggior successo: Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli e Gianmaria Tosatti. Con loro anche un altro grande nome dell'arte Italiana, Emilio Isgrò. Tra i vip spiccano poi il ballerino Roberto Bolle. E ancora il soprano Serena Gamberoni, il tenore Yusif Eyvazov e il compositore Fabio Vacchi. Il cantante Manuel Agnelli con sua moglie. Molta mondanità presente, tra cui l'attrice Cristina Marino e suo marito l'attore Luca Argentero, il conduttore Alessandro Cattelan e sua moglie Ludovica Sauer, il cantante Diodato e il cantautore bolognese Cesare Cremonini accompagnato dalla mamma. Il mondo della moda è rappresentato dal suo 'Re', Giorgio Armani, socio sostenitore del Teatro. piace a tutti che se ne vada. È una persona squisita, di grande capacità. Il prossimo anno lo inviterò io". Presenti anche le modelle Barbara Palvin e Greta Ferro, muse dello stilista, entrambe fasciate in un abito di alta moda Giorgio Armani Privé. Poi, il medico chirurgo Dvora Ancona e Antonia Dell'Atte ex modella e musa di Armani. Forfait di Ornella Vanoni, che dopo una caduta ha dovuto rinunciare alla Prima.

Il presidio in piazza della Scala

La protesta del sindacato in piazza della Scala
La protesta del sindacato in piazza della Scala

Che il rito delle proteste davanti alla Scala sia finito è ormai chiaro da anni, che si sia trasformato in una parodia di se stesso è stato tanto più chiaro in questa 'Prima', per la verità ancora un po’ sottotono, in cui incombeva l’incubo dei No vax (FOTO). Il timore era che i tifosi del Liverpool in città per la partita decisiva di Champions League, i cortei non autorizzati e i sindacati di base potessero scaldare questa Prima della ripresa, dopo un anno di stop dovuto al Covid.  Nulla di tutto questo è avvenuto.  Incapacità organizzativa? Perdita di consenso? Entrambi per i funzionari della Digos che hanno comunque blindato la piazza con 150 agenti, solo davanti al Piermarini. Impossibile accedere in tutto il cordone compreso fra il Duomo e la Scala. E i No vax, a dire il vero, non ci hanno proprio nemmeno provato a darsi il palco delle grandi occasioni, consapevoli che sarebbe stato un altro flop. I timori di blitz si sono dissolti del tutto di fronte alla protesta di Cub (Confederazione unitaria di base) che, come ogni anno, aveva avvertito: "gli ultimi saranno alla Prima", e aveva chiamato a protestare, fin dal primo pomeriggio, in piazza Scala "i cittadini e i lavoratori di tutte le categorie nel giorno in cui Milano si mette in vetrina e si fa bella per dire no alle politiche economiche del Governo. Pensioni, sanità, scuola, precariato, casa rimangono problemi del tutto irrisolti". E via con i soliti slogan sulla "ricchezza da ridistribuire", sulle "tasse che uccidono più del covid", sulla scuola che "deve essere accessibile a tutti". Sul mondo che deve "diventare più green". E sul "lavoro che non c’è", questo sì il vero dramma (VIDEO)