Protocollo sicurezza Marche, nelle aziende test sierologici e più controlli

Il presidente Ceriscioli firma il documento con le parti sociali annunciando anche il potenziamento degli organici Asur. Grande assente Confindustria

Maurizio Mangialardi, Luca Ceriscioli e Nadia Storti

Maurizio Mangialardi, Luca Ceriscioli e Nadia Storti

 Ancona, 15 maggio 2020 - Firmato dalle parti sociali Il protocollo “Lavoro-Sicurezza” promosso dalla Regione Marche. Tra le altre cose si propongono test sierologici a tappeto e una piattaforma web per informare e segnalare e potenziamento degli organici Asur per i controlli. “Un bellissimo accordo, lo strumento attraverso il quale ripartire” nelle parole del presidente Luca Ceriscioli che ha scelto di spendere poche parole per la grande assente: Confindustria Marche che, tramite il numero uno Claudio Schiavoni ha criticato fortemente il protocollo”.

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Protocollo “condiviso con il 96% dei soggetti” ha rimarcato il governatore accanto al presidente Anci Marci Maurizio Mangialardi e al direttore generale Asur Marche Nadia Storti. “La fase 2, quella del ritorno alla normalità, impone la collegialità – ha sottolineato ancora - la condivisione delle scelte tra istituzioni e parti sociali in un’ottica di patto per lo sviluppo che veda una ripartenza in sicurezza valorizzando il ruolo che ognuno svolge a partire dalla rappresentanza delle imprese e dei lavoratori”.

In tale contesto la Regione Marche, con Asur e Anci Marche, facendo proprio il percorso che ha portato alla sigla del protocollo nazionale della sicurezza, ha promosso un protocollo d’intesa il cui obiettivo principale è quello di “supportare imprese e lavoratori nello svolgimento delle attività produttive, commerciali e dei servizi, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19”.

Il protocollo - condiviso e sottoscritto da Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Confartigianato, Cna, Confapi, Confesercenti, Confcommercio, Claai, Casartigiani, Lega Cooperative, Confcooperative, Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri – è stato presentato in una videoconferenza con tutte le parti sociali collegate. “Il Protocollo Lavoro-Sicurezza – è stato spiegato - integra la normativa nazionale sull’emergenza Coronavirus con impegni calibrati alle esigenze manifestate nelle Marche, con le parti firmatarie che si impegnano a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, una adeguata consapevolezza dei livelli di protezione personale, un’organizzazione dei servizi misurati alle esigenze lavorative.

La Regione Marche favorirà la mappatura del contagio anche tramite il ricorso ai test sierologici validati ed il loro utilizzo tra i lavoratori è regolato da un’apposita delibera regionale. Si impegna inoltre a dare un contributo alle imprese per i costi affrontati in merito alle misure di contenimento del Covid. Approverà, inoltre, un piano straordinario di potenziamento degli organici Asur dei Servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Il tutto – ha sottolineato il presidente Ceriscioli - sempre in un’ottica non certo repressiva, ma di accompagnamento e supporto per una ripresa in assoluta sicurezza”.

Asur Marche metterà a disposizione la piattaforma web “Marche Prevenzione” per raccogliere le segnalazioni da verificare prioritariamente. “Sarà accessibile ai firmatari – ha detto Nadia Storti – e raccoglierà anche i Protocolli aziendali anticontagio che le imprese dovranno inviare e ospiterà le risultanze delle attività di vigilanza. Forniremo anche assistenza e informazione attraverso sportelli dedicati e materiali divulgativi”.

Anci Marche, da parte sua, sensibilizzerà gli Enti locali sui servizi alle famiglie, promuovendo una loro rimodulazione in base alle nuove disposizioni. Sara Ferreri