Qualità della vita 2022: Bologna prima. La classifica di Emilia Romagna, Marche e Veneto

La provincia emiliano romagnola in vetta al podio per demografia salute e società. Tutte le eccellenze provincia per provincia

Bologna, 12 dicembre 2022 - Bologna riconquista il primato (perso lo scorso anno quando era scivolata al 6° posto) nella classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. E' la nostra quindi la provincia dove si vive meglio. Seguita da Bolzano e Firenze è la quinta volta in 33 anni che la provincia emiliana arriva prima per qualità della vita dei suoi abitanti, migliorando di 5 posizioni rispetto all'anno scorso.

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Bologna prima per qualità della vita nella classifica del Sole 24 Ore
Bologna prima per qualità della vita nella classifica del Sole 24 Ore

Emilia Romagna e le città dove si vive meglio

Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l'Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede infatti Parma al 9° posto e Reggio Emilia al 13°. Modena si piazza nella classifica generale al 17esimo posto mentre Piacenza conquista 14 posizioni e sale al 24esimo posto. Segue Ravenna (-3 posizioni) trentesima nella graduatoria, Forlì Cesena (34esima). Perde tre posizioni anche Rimini e slitta al 46esimo posto, seguita da Ferrara (51esima).

Bologna al top

Bologna è al primo posto nella sezione demografia, società e salute, seconda per ricchezza e consumi, settima per affari e lavoro, decima per la cultura e il tempo libero, 13esima per ambiente e servizi. Ha il record di diplomati e laureati tra i 25 e i 39 anni, della partecipazione elettorale, è seconda per il più basso numero di giovani che non studiano e non lavorano e per tasso d'occupazione, terza per penetrazione della banda larga.

Le note dolenti arrivano dal comparto giustizia e sicurezza, con il 95esimo posto. "Ma è un dato che non tiene conto della realtà - dice al giornale il sindaco Matteo Lepore - perché crimini e denunce sono parametrati sui cittadini e non su una città vissuta ogni giorno da un milione di persone, tra turisti e lavoratori. Ciò non significa abbassare la guardia, ma le città che attraggono ingoiano anche problemi nuovi". 

Chi sale e chi scende nelle Marche

Grande rimonta per la provincia di Pesaro Urbino che scala ben 31 posizioni rispetto allo scorso anno e si piazza nella classifica generale al 25esimo posto diventando la prima provincia per qualità della vita delle Marche. Segue Ancona al 28esimo posto, Ascoli Piceno al 42esimo (perde ben 7 posizioni rispetto al 2021) Macerata al 59esimo (-8 posizioni), chiude Fermo la graduatoria delle Marche al 73esimo posto.

Veneto 

Prima tra le province del Veneto si piazza Verona che perde 8 posti e scende al 16esimo posto, seguita da Venezia (al 20esimo posto) e Treviso che perde ben 11 posizioni e si piazza al 21esimo posto. Seguono Padova (29esima), Belluno (35esima con 17 posizioni perse e Vicenza (38esima). Chiude la classifica delle province Venete dove si vive meglio Rovigo al 77esimo posto. 

Gli indicatori della graduatoria

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per ricchezza e consumi Belluno, Bologna appunto e Bolzano. Non entra sul podio nessuna città emiliano romagnola per ciò che concerne la categoria affari e lavoro che vede piazzate in testa Milano, Trieste e Roma. Prima sempre Bologna invece seguita da Modena e Roma nella categoria demografia salute e società, nessuna città della nostra regione rientra invece nelle categorie ambiente e servizi che vedono invece prime Pisa, Siena e Aosta. Stessa cosa per giustizia e sicurezza: nessuna città dell'Emilia Romagna sul podio che è occupato da Oristano, Pordenone e Sondrio così come per cultura e tempo libero (in vetta Firenze, Trieste e Gorizia). 

Classifica generale e new entry

Le provincie del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto. Tra le città metropolitane, Milano - che nel 2021 era in seconda posizione - resta nella top ten ma scende all'ottavo posto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni). 

L'edizione di quest'anno comprensibilmente dà anche ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock avvenuti nel corso dell'anno: guerra in Ucraina, caro-energia e inflazione. In calo le città metropolitane, con Milano all'ottavo posto, Roma al trentunesimo e Torino al quarantesimo.

Tra i nuovi parametri anche la qualità della vita delle donne

Questo 33esimo appuntamento della classifica vede anche la nuova edizione dell'Indice della Qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri. Ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari. A dare slancio alla provincia lombarda sono, in particolare, i dati relativi all'inserimento delle donne nel mondo del lavoro: Monza e Brianza registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una media nazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).