Qualità della vita 2019, Bologna cala. Rimini prima per Cultura e Tempo libero

La classifica annuale del Sole 24 Ore: vince Milano. Ultima Caltanissetta

Due Torri, città di Bologna (Foto Schicchi)

Due Torri, città di Bologna (Foto Schicchi)

Bologna, 16 dicembre 2019 - Bologna perde sette posizioni rispetto a un anno fa e si piazza al 14esimo posto nella classifica della 'Qualità della vita 2019', la graduatoria del Sole 24 Ore giunta alla trentesima edizione. Guadagna invece posizioni, su base regionale, l'Emilia Romagna  che cresce, soprattutto nella classifica di tappa "Affari e lavoro" . E a trionfare nella classifica di tappa  "Cultura e Tempo libero" è invece la città di Rimini che si piazza al primo posto in Italia per questo settore  e che guadagna tre posti nella classifica generale piazzandosi al 17esimo posto.  

La città dove si vive meglio in Italia? Ancora una volta Milano, che vince per il secondo anno consecutivo. L'ultima classificata, quest'anno, è Caltanissetta. Subito dietro il capoluogo lombardo, nella classifica generale 2019, si confermano le province dell'arco alpino: sul podio ci sono anche Bolzano e Trento, rispettivamente al secondo e al terzo posto, seguite da Aosta. E Roma? Solo diciottesima, anche se sale di tre posizioni rispetto allo scorso anno.

La qualità della vita 2019 è una versione extra large della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori, su base provinciale: rispetto all'anno scorso, infatti, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono: "Ricchezza e consumi", "Affari e lavoro", "Ambiente e servizi", "Demografia e società", "Giustizia e sicurezza", "Cultura e tempo libero". 

Per quanto riguarda l'Emilia Romagna, nella top ten della classifica sulla Qualità della vita 2019,  è Parma a detenere il primato in regione piazzandosi al decimo posto, con un +19 rispetto al ranking conseguito nel 2018-2019. Segue, come già detto, Bologna (14° posto). Si procede con Rimini che guadagna tre posti (17esima) e con Modena in 19esima posizione che di posizioni ne perde invece 4.

Completano il quadro regionale Reggio Emilia 22esima (meno quattro posizioni), Forlì- Cesena 25esima (stabile rispetto all'anno scorso), e più in là Ravenna, solo 39esima lasciando per strada ben 28 posizioni in un anno, Piacenza 44esima (meno quattro), Ferrara solo 64esima (meno 17). Approfondendo tra le classifiche settoriali in base ai vari indicatori considerati, emerge ad esempio che Parma, la quale sale al quarto posto in 'Ricchezza e consumi', viene premiata dal punto di vista del pil pro capite e dal reddito complessivo dichiarato per contribuente (due indicatori in cui la provincia emiliana arriva al sesto posto sulle 107 province) e dai depositi bancari per abitante.

E ad esempio, inoltre, i tassi più bassi di disoccupazione si concentrano in generale tra Bolzano e Reggio Emilia, che si piazza seconda seconda sia sul totale della popolazione attiva sia nella fascia giovanile. E ancora, sui tempi della giustizia fanno bene Ravenna e Ferrara, dove risultano brevi, mentre pure la classifica di tappa 'Cultura e tempo libero' premia la formula della riviera romagnola, con Rimini in testa.

La provincia rivierasca, già prima nell'indice del 'Tempo libero', non delude in termini di offerta turistica: è prima per densità di posti letto nelle strutture ricettive. Il neo forse, prosegue il Sole nel suo report, è la qualità: se si parla di stelle degli alberghi, infatti, Rimini occupa solo il 105esimo posto. La provincia romagnola, comunque, brilla anche per numero di librerie e di palestre (dove ricopre, rispettivamente, il terzo e il secondo posto), per penetrazione della banda ultralarga e, in generale, per densità dell'offerta culturale (nono posto). A testimonianza, chiosa il Sole, del fatto che "quanto viene organizzato per il tempo libero non è modellato solo sulle esigenze dei turisti, ma anche su quella dei residenti".