Quando fare la quarta dose

Si è messa in moto la macchina organizzativa per somministrare il siero anti Covid agli over 60. Quando arrivano i vaccini 'aggiornati' con Omicron

Quarta dose: chi può farla e con che vaccino

Quarta dose: chi può farla e con che vaccino

Bologna, 15 luglio 2022 - Con l'aumento dei casi di Covid-19 e la paura di contagiarsi prima delle vacanze, torna la corsa ai vaccini. Ma per ora ad averne diritto sono solo i più anziani e i più fragili.

Nelle regioni si è messa in moto in questi giorni la macchina organizzativa per la quarta dose agli over 60, dopo il via libera dell'Ema e successivamente dell'Aifa. Lo conferma la circolare del ministro della Salute Roberto Speranza.

Il nuovo booster era inizialmente raccomandato agli over 80 e a persone con patologie gravi, ora invece viene somministrato anche a tutte le persone tra i 60 e i 79 anni e agli over 12 anni con "elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti".

Che tempi ci sono ci sono per farla?

Deve essere trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dal richiamo (terza dose o booster). La quarta dose è raccomandata anche a chi ha avuto il Covid dopo la terza dose, a patto sempre che siano passati 120 giorni dall'ultima infezione successiva al richiamo (fa fede la data del tampone positivo).

Quarta dose: con quale vaccino?

Indipendentemente dai vaccini somministrati nelle precedenti sessioni, per la quarta dose saranno inoculati solo vaccini a mRna, Pfizer o Moderna, gli unici due autorizzati. L'unico obbligo è quello di dare Pfizer chi ha tra 12 e 17 anni.

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Quarta dose per tutti: quando? E con che vaccino?

Mentre la somministrazione di una quarta dose di vaccino anti-Covid per gli ultrasessantenni e le persone dal quadro clinico fragile è consigliata già quest'estate, "i dati disponibili non indicano che per le persone sotto i 60 anni e non a rischio di contrarre la malattia in forma grave ci sia un vantaggio nel fare un secondo booster ora". Lo precisa la direttrice dell'Ecdc, Andrea Ammon, in audizione davanti alla commissione speciale Covid del Parlamento Europeo, a Bruxelles. 

E aggiunge che il testo "dice con chiarezza che in questo momento non ci sono indicazioni ed evidenze per estendere ulteriormente la platea. L'evidenza scientifica che deriva in primis da queste agenzie ci guiderà. Valuteremo poi". In altre parole, per tutti gli altri si vedrà in autunno.

Ora non c'è una data sulla partenza della campagna vaccinale per le altre fasce d'età. Si conta, però, sul fatto che i nuovi vaccini saranno "aggiornati" ad Omicron: l'iter autorizzativo è in corso e arriveranno in autunno. Secondo la direttrice dell'Ema, Emer Cooke, l'approvazione potrebbe essere a settembre.

Ma quelli aggiornati alle ultime varianti Omicron 4 e 5 non saranno disponibili prima del 2023. "I vaccini non possono correre dietro a tutte queste varianti. Tecnologicamente non si riesce", spiega Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna.

 "C'è una tecnologia e una produzione specifica- spiega- quindi non si può fare in modo che ci siano tanti vaccini quante sono le varianti. Si fa una scelta di tipo epidemiologico per vedere quali sono le varianti dominanti e più pericolose. Tant'è vero che il prossimo vaccino non corre dietro alle varianti attuali, ma tiene conto della storia del Covid e di Omicron. Poi le varianti Omicron 4 e 5 saranno oggetto di potenziale vaccinazione con un altro tipo di vaccino. Ma non si può correre dietro al virus, perchè tecnologicamente non si riesce".

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