Perché fare la quarta dose del vaccino Covid, lo spiega Burioni

Il virologo a 'Che tempo che fa': "Fatela per affrontare l'inverno. La strada più sicura per sconfiggere il virus è quella della scienza e dell'immunizzazione con i sieri aggiornati alla variante Omicron"

Pesaro, 24 ottobre 2022 - "I vaccini funzionano tutti benissimo, sono sicuri. Al momento i dati in nostro possesso non ci consentono di affermare che il vaccino Omicron 4 o 5 sia meglio del vaccino Omicron 1. Quello che i dati ci dicono in maniera chiara, invece, è la differenza tra chi ha tre dosi e chi quattro. Il mio consiglio è andate a fare la quarta dose per affrontare l'autunno e l'inverno con la massima protezione. Questo vale per chi ha più di 12 anni, ha fatto l'ultima dose o ha avuto il Covid da oltre 120 giorni".

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Il virologo Roberto Burioni a "Che tempo che fa"
Il virologo Roberto Burioni a "Che tempo che fa"

Per il virologo Roberto Burioni la strada più sicura per sconfiggere il Covid è quella della scienza e dell'immunizzazione. Ieri sera, intervenendo da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha fatto il punto sui nuovi vaccini aggiornati alla Variate Omicron. "Il vecchio vaccino era stato disegnato a gennaio 2020 sulla base del virus che circolava a Wuhan, in Cina. Ma quel virus in Europa non c'è mai arrivato – ha spiegato -. Da noi sono arrivate le Varianti D614G, Alfa, Delta. Fino alla fine del 2021 quando il virus ha avuto il cambiamento che ha portato alla Variante Omicron. Una variante meno patogena, ma capace di infettare i vaccinati e contagiosissima. Omicron ha fatto sparire le altre varianti ed è attualmente l'unica forma in cui il virus esiste. Tant'è che il virus usato per mettere a punto il vaccino del 2020 non esiste più. Come l'uomo di Neanderthal".

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E ha aggiunto: "Con Omicron il vecchio vaccino ha perso efficacia contro le forme di infezioni lievi, ma ha mantenuto la sua capacità più importante che è quella di proteggere dalle infezioni più gravi e dalla morte. Il lato debole – ha sottolineato Burioni – è che la protezione non è di lunga durata e per questo sono necessari dei nuovi richiami. Certo, tutti vorremmo che un vaccino desse l'immunità totale, perpetua e fosse efficace contro tutte le varianti. Ma purtroppo un vaccino simile non c'è. Siamo davanti ad virus bravo a mutare e a sfuggire alle nostre difese. Dobbiamo accontentarci del vaccino che c'è, ma non è poco: il vaccino ha salvato 20 milioni di persone dalla morte".

Dunque sulla necessità di aggiornare il siero: "Per questo sono stati messi a punto dei vaccini bivalenti, ovvero che contengono due vaccini che vengono somministrati insieme: quello del 2020 e quello aggiornato a Omicron. E sono quelli utilizzati in Italia per la quarta dose. Funzionano. Come prima cosa abbiamo studiato quanti anticorpi ci fossero dopo la quarta dose: con i vaccini bivalenti c'è una quantità superiore di una volta e mezzo rispetto al vecchio vaccino. La capacità protettiva, anche in questo caso, mostra che il nuovo vaccino funziona meglio e protegge dalla malattia lieve (vax originale 86%, quello bivalente 90%). Per la malattia grave l'efficacia è altissima con entrambi. Quindi, ripeto: portate a casa la protezione prima possibile".