Brescia, 17 ottobre 2021 - C'è una svolta clamorosa nella tragedia avvenuta sabato sera a San Felice del Benaco, un paese in provincia di Brescia sulla sponda lombarda del lago di Garda. Il colpo di fucile che ha ucciso una ragazzina di appena 15 anni non sarebbe stato esploso accidentalmente dal padre, come sembrava nella serata di sabato dalle prime ricorstruzioni, ma dal fratellino 13enne. La svolta che rende ancor più tragica - se mai ciò sia possibile - la vicenda, è emersa questa notte durante l'interrogatorio del padre che è stato sentito dal pubblico ministero di Brescia Carlo Milanesi. Padre e figlio stavano mostrando il fucile alla ragazzina quando il 13enne accidentalmente ha premuto il grilletto colpendo la sorella in pieno petto. La quindicenne è morta sul colpo.
L'adolescente non è imputabile. Il padre è indagato per omessa custodia delle armi e per aver messo nelle mani del figlio il fucile da caccia, regolarmente detenuto così come un'altra decina di fucili, dal quale è partito per sbaglio il colpo mortale.