Reddito di cittadinanza Ferrara, in 23 lo percepivano senza requisiti denunciati

Le persone controllate sono tutte straniere, due di loro vendevano marchi contraffatti ed erano già stati condannati

Guardia di Finanza a Ferrara

Guardia di Finanza a Ferrara

Ferrara, 6 maggio 2022 - Ancora truffe sul reddito di cittadinanza. Questa volta è accaduto a Ferrara, dove La Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Inps, ha individuato, nei primi mesi di quest’anno, 23 persone che hanno ottenuto illecitamente questo sussidio, utilizzando dichiarazioni o documenti falsi, oppure omettendo le informazioni dovute nella dichiarazione di sostituzione unica. Oltre alla denuncia alla Procura di Ferrara, sono stati segnalati all'Inps per la revoca del contributo e il recupero delle somme già erogate, che ammontano ad circa 165.000 euro. Si tratta di cittadini stranieri, tra cui nigeriani, rumeni, senegalesi, egiziani e pakistani, che hanno falsamente autocertificato di essere residenti in Italia da lungo tempo.

Cosa dice la legge

La normativa, infatti, pone un doppio requisito per l’erogazione del reddito di cittadinanza ai cittadini stranieri: la residenza in Italia da almeno 10 anni (di cui gli ultimi due in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio erogato) e il possesso della cittadinanza di un Paese dell’Unione europea o, per i cittadini extra comunitari, di un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo. Nessuno dei 23 cittadini aveva i requisiti per ottenere la concessione del sussidio.

Due vendevano marchi contraffatti

In più, tra le persone controllate, ci sono anche due cittadini senegalesi sorpresi a commercializzare marchi contraffatti. I finanzieri della Tenenza di Comacchio, infatti, durante i consueti controlli economici del territorio, li hanno fermati, uno a Lido di Pomposa e l’altro a Porto Garibaldi, e hanno appurato che, a bordo delle proprie auto, c’erano dei grandi sacchi che contenevano capi di abbigliamento e accessori contraffatti di marchi come Stone Island, Nike, Moncler, Colmar, Armani, Hogan, Louis Vuitton e Ralph Lauren. In totale sono circa 200 gli articoli trovati e sequestrati e i due responsabili sono stati denunciati alla Procura. Inoltre, da ulteriori approfondimenti, è emerso che i due avevano richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza nonostante fossero stati condannati con sentenza definitiva, negli scorsi 10 anni, per diverse ipotesi di reato, tra cui anche la ricettazione. Proprio la condanna definitiva per ricettazione è espressamente prevista dalla legge quale causa di esclusione per l’accesso alla misura di sostegno. Per i due cittadini senegalesi, dunque, è scattata anche la denuncia per aver dichiarato il falso all’atto della presentazione della domanda di sussidio, oltre alla segnalazione all’Inps per la revoca immediata del beneficio e il recupero di circa 24.000 euro percepiti in modo illecito.